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martedì, 14 Maggio, 2024
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Grand Hotel Marechiaro, a febbraio udienza rinvio a giudizio per ex sindaco di Gizzeria

LAMEZIA TERME – Rinvio lungo dell’udienza preliminare davanti al gup di Lamezia per la vicenda giudiziaria che ha coinvolto anche il consigliere regionale della Lega, Pietro Raso, ex sindaco di Gizzeria (che ha chiesto il rito abbreviato) imprenditore e tecnici. L’udienza preliminare per la richiesta di rinvio a giudizio è stata rimandata a febbraio prossimo. Sotto inchiesta ci sono finiti, oltre a Pietro Raso, 51 anni (in qualità di sindaco di Gizzeria all’epoca dei fatti), l’imprenditore Paolo Sauro, 65 anni, titolare del Grand Hotel Marechiaro, il responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Gizzeria, Domenico Mazzocca, 55 anni, e Gino Cesare Mauro, 42 anni, progettista.

Falsità ideologica e abuso d’ufficio sono le accuse, a vario titolo, di cui devono rispondere gli indagati ognuno nelle rispettive qualità. In particolare, Paolo Sauro e Mauro avrebbero concorso a rappresentare falsamente la situazione del tratto costiero negli elaborati grafici allegati alle rispettive richieste di rilascio delle concessioni demaniali marittime stagionali a servizio della struttura alberghiera “Gran Hotel Marechiaro”, allegando – secondo le accuse – elaborati riferibili alla situazione dell’arenile e della linea costiera risalente al 2010, non aggiornata e difforme dall’attualità, la cui fedele descrizione avrebbe comportato il mancato accoglimento delle istanze, ricadendo l’area oggetto di concessione in mare e più precisamente in corrispondenza della foce del lato “La Vota” – sottratta alla balneazione – ed aver altresì omesso di allegare la documentazione fotografica del tratto costiero interessato, in violazione di quanto disposto dal Piano di indirizzo regionale sull’utilizzo del demanio marittimo.

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E ancora: Mazzocca avrebbe attestato falsamente la regolarità urbanistico demaniale delle pratiche relative alle richieste di concessione demaniale marittima stagionale del lido “Grand Hotel Marechiaro” inducendo altresì in errore la Regione Calabria la quale rilasciava il 26 giugno 2017 e il 14 giugno 2018 i pareri vincolanti di competenza in senso favorevole al rilascio delle concessioni demaniali stagionali sulla base di una rappresentazione progettuale – secondo le accuse – dello stato di fatto della costa riferibile al 2010, diversa da quella in atto all’attualità delle richieste presentate dal titolare del “Grand Hotel Marechiaro”, divenuta incompatibile con l’accoglimento delle richieste per la presenza del lago “La Vota” in corrispondenza dell’arenile assegnato. Secondo le ipotesi accusatorie, inoltre, Mazzocca avrebbe omesso altresì di richiedere la documentazione fotografica del tratto costiero interessato (rilasciando a Sauro la concessioni demaniali marittime stagionali sulla base degli elaborati progettuali macroscopicamente falsi con riferimento alla situazione dei luoghi rappresentata). Per il sindaco Raso l’accusa è quella di aver emanato una ordinanza (nell’interesse del “Grand Hotel Marechiaro”, con la quale si stabiliva il divieto di navigazione per tutte le imbarcazioni per l’intera stagione balneare (dalle 8 alle 20), ordinanza illegittima per competenza rientrando la regolamentazione del traffico marittimo nelle attribuzioni esclusive del Corpo della Capitaneria di Porto, privando cittadini e pescatori della possibilità di accedere al canale navigabile “laghi La Vota” per gli usi di svago e lavoro. In questo procedimento è stata individuata come parte offesa la Regione Calabria.

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