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sabato, 20 Aprile, 2024
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Goletta Verde, Ciafani (Legambiente naz.): “Investire su depurazione”

“Goletta Verde solca i mari italiani da 35 anni, denunciando ancora una volta la mala depurazione. Dobbiamo attuare una gestione razionale delle risorse idriche perché il trattamento delle acque reflue è un passaggio fondamentale per assicurare la salute e la protezione dell’ambiente”. Lo ha detto Stefano Ciafani, Presidente nazionale di Legambiente, nel corso della conferenza stampa organizzata per la tappa a Crotone di Goletta Verde, l’imbarcazione che naviga nei mari italiani per constatarne lo stato di salute.

Il problema della depurazione è quello principale tanto da provocare anche infrazioni a livello europeo e la condanna dell’Italia a pagare multe salate: “Due delle quattro procedure di infrazione europee per il mancato adeguamento alla direttiva europea sui reflui – ha spiegato Ciafani – si sono già tramutate in condanne che ora stiamo pagando con multe salatissime che ammontano a 60 milioni di euro all’anno: una cifra che potremmo spendere molto più utilmente aprendo cantieri e creando nuovi posti di lavoro per il ciclo integrato delle acque. Continuiamo a non essere in grado di migliorare l’efficientamento dei sistemi depurativi e il nostro Paese registra un ritardo cronico dal momento che ben un cittadino su quattro non è servito da un sistema di depurazione efficiente”. Ciafani ha sottolineato la necessità di “una pianificazione e di una programmazione di investimenti importanti per efficientare i depuratori già esistenti da realizzare anche con le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”.

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Secondo Anna Parretta, presidente regionale di Legambiente, “in Calabria la procedura di infrazione per la cattiva depurazione riguarda gran parte dei comuni. La nostra regione deve affrontare il problema, enorme, della depurazione. Purtroppo ancora una volta constatiamo i problemi legati a mala depurazione e non lo dice solo Legambiente, ma anche la Commissione Europea. Allo stato attuale l’89% degli agglomerati presenti in Calabria ricade in procedura di infrazione per la depurazione: si tratta di 188 agglomerati non conformi con impianti che servono oltre 3,1 milioni di abitanti equivalenti”.

“Per superare lo stato di infrazione – ha detto ancora Anna Parretta – sono stati messi in campo sostegni economici per gli investimenti infrastrutturali e strutture commissariali per supportare le amministrazioni locali, ma la situazione non migliora”. Non solo cattiva depurazione in Calabria perché anche altri problemi colpiscono la salute del mare: “Mare Monstrum 2021 – dice Parretta – ha evidenziato che le forze dell’ordine e le Capitanerie di Porto hanno accertato 458 reati legati al ciclo dei rifiuti e in genere a fenomeni di inquinamento marino che costituiscono il 6,6% del totale nazionale: oltre a depuratori inesistenti o mal funzionanti anche scarichi fognari abusivi e sversamenti illegali di liquami e rifiuti con 635 persone denunciate e arrestate e 275 sequestri”. Da qui l’appello della presidente calabrese di Legambiente. “Ci auguriamo – ha detto Anna Parretta – che le Amministrazioni si impegnino a lavorare per l’efficientamento dei sistemi depurativi, per la lotta all’illegalità e per mettere in campo azioni risolutive per la drammatica situazione degli scarichi abusivi”.

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