Si è svolta a Palmi (RC) con grande successo una delle serate più significative dell’undicesima edizione del prestigioso Festival Nazionale di Diritto e Letteratura. Un Teatro Manfrone gremito fino all’ultimo dei posti ha seguito con attenzione mista a curiosità la sessione che ha avuto come ospite d’onore Claudio Baglioni, per la prima volta coinvolto in una lettura giuridica della sua produzione poetica e musicale. Reduce dai trionfi del suo ultimo tour “aTuttocuore”, il cantautore ha fornito spunti di notevole profondità sul tema dell’incontro, dedicato alla fragilità individuale e collettiva. A coniugare con l’esperienza giuridica i temi affrontati dalle canzoni oggetto di studio (da I vecchi a Uomini persi, fino a opere del primo periodo come Vecchio Samuel) il magistrato ideatore del festival Antonio Salvati.
“Quando si tratta di comprendere la portata dell’art.38 della Costituzione, e la tutela di ogni forma di fragilità che esso impone – ha affermato il giudice, per l’occasione conduttore della sessione – canzoni come quelle di cui abbiamo parlato aiutano eccome, a trovare la giusta interpretazione”. Un ulteriore spunto sul tema è stato fornito dall’altro relatore della sessione Michele Caccamo, poeta e scrittore, che ha affrontato il tema del suo ultimo libro, dedicato al fenomeno – ancora poco conosciuto ma sempre più diffuso – degli hikikomori. “Si tratta di una nuova forma di fragilità tecnologica, che si traduce nel rifiuto della vita e nel rifugiarsi nella solitudine di una realtà virtuale nel chiuso di una casa o di una stanza. C’è già una proposta di legge al riguardo, ma siamo ancora troppo indietro nell’affrontare il problema”.
L’introduzione di Ivan Fedele, uno dei massimi esperti della produzione musicale di Claudio Baglioni, e il travolgente intervento di Riccardo Giacoia, presente sia in qualità di giornalista che di appassionato cultore del repertorio baglioniano, hanno concluso una sessione che ha offerto al pubblico presente un’esperienza difficilmente comparabile con altre. Claudio Baglioni e Michele Caccamo sono stati infine ringraziati dal Sindaco della città di Palmi Giuseppe Ranuccio, che ha consegnato loro una ceramica artistica figurante la varia di Palmi patrimonio UNESCO dal 2013.