Lamezia Terme – Il pericolo è reale, il processo “Rinascita Scott” che si dovrebbe tenere nelle prossime settimane nell’area industriale di Lamezia presso la Fondazione Terina, potrebbe causa maltempo addirittura fermarsi e vi spieghiamo perchè. Il 4 e 5 Ottobre 2018 quest’area è stata interessata dall’esondazione improvvisa causata da un violento nubifragio che ha fatto saltare gli argini del torrente “Turrina”. Aziende devastate con milioni di danni e area industriale interdetta.
Alla data attuale poco o nulla è stato fatto per ripristinare l’alveo del fiume che risulta ancora pieno di detriti e vegetazione arborea.
Le aziende interessate più volte hanno inviato comunicazioni ufficiali anche tramite pec a Protezione civile, Corap, Calabria verde, Regione Calabria, Prefettura di Catanzaro ma nessuna risposta è arrivata.
Per di più, ai danni già subiti e sui futuri rischi, si palesa anche una beffa economica in quanto, adesso, le compagnie di assicurazione difficilmente coprono i danni provocati da eventi climatici.
Gli interventi di ripristino sono necessari, è un grido di allarme che si alza dalle aziende dell’area industriale che non potrebbero sopportare uno stop così oneroso per il ripristino dei loro macchinari ed impianti ed è anche un campanello di allarme per l’utilizzazione dell’aula bunker perchè l’unico punto di accesso dalla statale di 18 è proprio quello che l’esondazione del Turrina bloccò per alcuni giorni.
FOTO-Lamezia, dopo l’esondazione nel 2018 del “Turrina” torna la paura nell’area industriale
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