Corteo a Steccato di Cutro (Crotone) per ricordare le vittime del naufragio. “Fermare la strage subito” promossa da Rete Asilo: al corteo hanno aderito decine di associazioni, partiti, sindacati e movimenti, per protestare contro le morti di migranti in mare dopo il naufragio del barcone nelle acque antistanti Steccato di Cutro e nel quale ci sono state 75 vittime accertate tra le quali molti bambini. Dietro la croce realizzata con i legni della barca che si è infranta su una secca, ci sono almeno 5.000 persone provenienti da tutto il centro sud ed anche da regioni del nord. I giornalisti che in queste due settimane hanno seguito gli sviluppi della vicenda, hanno deciso di partecipare alla manifestazione di oggi indossando un pass che riproduce quello della giornalista afghana Amarkhel Torpekai deceduta nel naufragio.
All’avvio del corteo c’è stato anche un battibecco con una signora che da un balcone inveiva contro i manifestanti, alcuni dei quali le hanno risposto cantando Bella ciao. Il corteo arriverà sino in spiaggia. I manifestanti si recheranno in un tratto ad alcune centinaia di metri a nord del luogo dove è avvenuta la tragedia e deporranno una corona di fiori.
Il corteo è stato aperto dal segretario regionale della Cgil Calabria Angelo Sposato, dal sindaco di Melassa Raffaele Falbo e da tanti altri cittadini comuni con la fascia bianca al braccio. Il corteo è preceduto dalla croce realizzata con il legno del barcone naufragato.
I cittadini sono arrivati da tutta Italia ore prima. O giorni, come Stefania Rocchi dell’Anpi, terzo municipio di Roma, che dice, mostrando fiera la bandiera: “Sono una partigiana”. Con lei l’amica Katia Costanzo di Montebelluno. Entrambe portano un fazzoletto dell’Anpi al collo. “Ieri siamo venute sulla spiaggia – dicono – e abbiamo incontrato tanti familiari di vittime che attendono il ritrovamento dei corpi dei propri cari. E’ stato molto triste. Ci siamo abbracciate con una signora che non trova più il fratello”.
Ci sono tante famiglie, madri, padri e bambini nel passeggino. Ad aprire il corteo uno striscione con la scritta: “Fermare la strage, subito” con un disegno in cui si vede un bambino che guarda verso il mare. Tante le bandiere della Cgil e dell’Anpi. In prima fila anche donne che portano delle rose tra le mani, da deporre poi in acqua sul luogo del naufragio.
Un minuto di raccoglimento in memoria delle vittime ha concluso la manifestazione. Il lunghissimo corteo con oltre 5000 persone provenienti da varie regioni, si è fermato sulla spiaggia di Steccato dove è stata lasciata una corona di fiori alla presenza di numerosi sindaci ed amministratori della Calabria e di altri comuni italiani. Dopo il minuto di silenzio la corona è stata poggiata sulla spiaggia. Poco distante, un altro gruppo ha iniziato un momento di preghiera in arabo. Molte persone, soprattutto ragazzi, si sono fermati sulla spiaggia dopo aver lasciato fiori sulla riva.