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sabato, 5 Luglio, 2025
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Firmato in Prefettura a Catanzaro il “Patto di comunità per la sicurezza sul lavoro”

Presso la Prefettura di Catanzaro è stato sottoscritto un “Patto territoriale di Comunità per la prevenzione degli infortuni, la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro e la legalità”. “Il Patto di Comunità – ha affermato il prefetto di Catanzaro Castrese De Rosa – risponde all’esigenza di riunire in una rete territoriale tutte le Istituzioni pubbliche e le espressioni associative del mondo del lavoro, datori di lavoro e sindacati, gli organi deputati ai controlli per far risaltare la centralità della persona umana e la sicurezza che non può mai rappresentare un costo ma semmai un investimento per le Aziende”.
L’incidenza del fenomeno, è scritto in una nota, “richiama la necessità di innalzare la soglia d’attenzione dal momento che, stando ai dati disponibili, nella provincia di Catanzaro le denunce di infortunio mortale sono state 7 nel 2022, 8 nel 2023 e 7 nel 2024, ai quali si aggiungono i ‘sinistri ignoti’ in quanto avvenuti nelle pieghe del lavoro nero”. Tra i settori più colpiti compaiono l’industria, i servizi, l’agricoltura, l’edilizia e l’artigianato.
Con il “Patto di Comunità”, prosegue la nota, “si intende delineare un nuovo modello di prevenzione e contrasto al fenomeno degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali incentrato su livelli crescenti di formazione e sulla diffusione delle acquisizioni tecnologiche più recenti di supporto agli operatori economici. Il risultato perseguito è duplice e mira ad orientare i lavoratori a compiere azioni anche complesse in sicurezza e a condividere le informazioni con tutte le Parti firmatarie, per far luce anche su tutte quelle situazioni, i cosiddetti ‘incidenti mancati’, che hanno costituito e costituiscono una criticità ma che spesso non sono sfociati e non sfociano in concreti episodi incidentali”.

Alla stessa logica rispondono le forme di incentivazione, che prendono spunto dalle regole previste da Inail per la riduzione del premio assicurativo, ed è rivolto, quale misura premiale, ai datori di lavoro che adottano interventi rafforzativi della sicurezza sui luoghi di lavoro. Una funzione specifica è assegnata a scuole ed Università allo scopo di dotare i giovani di una coscienza critica con la previsione dell’insegnamento della sicurezza del lavoro, onde poter acquisire conoscenze non soltanto in modo nozionistico, ma in un’ottica di prevenzione e protezione. Percorsi di formazione dedicati sono assicurati ai lavoratori stranieri tenuto conto del fatto che la difficoltà di comprensione linguistica, oltre che costituire un ostacolo per l’integrazione nel tessuto sociale, è anche causa di maggiore rischio di infortunio in ambito lavorativo. A firmare il Patto il prefetto Castrese De Rosa, il presidente della Provincia Mario Mormile, i sindaci di Catanzaro Nicola Fiorita e di Lamezia Terme Mario Murone, i vertici delle forze di polizia e dei Vigili del fuoco, il rettore dell’Università Magna Graecia, il presidente della Camera di commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, i presidenti delle associazioni di categoria, i segretari provinciali delle organizzazioni sindacali e i dirigenti di Inail, Inps, Ispettorato del lavoro, Ufficio scolastico provinciale, Azienda sanitaria provinciale, i presidenti di Anmil, degli Ordini del Consulenti del lavoro e dei tecnici della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro.
Nella direzione del miglioramento degli standard di sicurezza i firmatari, nelle forme consentite dai rispettivi ordinamenti e compatibilmente con le risorse umane disponibili, si impegnano “a diffondere indicazioni ed istruzioni operative per la mitigazione del rischio in relazione al contesto lavorativo”.

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Tenuta delle Grazie 13_6_2024

L’insieme delle iniziative messe in campo viene poi affidato al monitoraggio periodico di un apposito Organismo incaricato di seguirne l’andamento e testarne l’efficacia. Spetta ad un Tavolo di coordinamento permanente per la prevenzione degli infortuni, la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro e la legalità presieduto dal Prefetto, al quale partecipano i rappresentanti dei soggetti firmatari, il compito di: “monitorare il fenomeno degli infortuni e delle malattie professionali nei luoghi di lavoro in tutti i settori economico – produttivi e promuovere la raccolta delle notizie, comprese quelle relative a precursori di situazioni potenzialmente a rischio, compresi i mancati infortuni; monitorare le forme di lavoro irregolare o svolto in condizioni non dignitose, a causa di sfruttamento, discriminazioni, caporalato, mancati diritti, disuguaglianze, anche in sinergia con il Tavolo provinciale costitutivo della Rete del Lavoro Agricolo di Qualità; promuovere la messa in rete di metodi, modelli e percorsi formativi al fine di individuare temi di comune interesse, sviluppare studi e approfondimenti utilizzando la “rete delle competenze” e le “buone pratiche” già avviate; diffondere specifiche campagne di sensibilizzazione mirate alle situazioni più critiche e sensibili, anche nei confronti degli Enti preposti a funzioni ispettive”.
La Cabina di regia si avvarrà di un apposito Osservatorio di cui fanno parte i rappresentanti degli organi deputati ai controlli (Inail, Inps, Ispettorato Territoriale del lavoro e Asp) con il compito di raccogliere e mettere a sistema i dati e le informazioni acquisite in forma aggregata e statistica proponendo al Tavolo di Coordinamento le iniziative più opportune.
“Il Patto – ha concluso il prefetto – vuole esprimere l’intendimento di un intero territorio a voler lavorare insieme per contrastare in modo efficace quella che costituisce oggi una vera emergenza, insieme alla comune volontà di non dividersi in azioni frammentarie e non coordinate, lavorando anzitutto sulla formazione, su controlli congiunti e coordinati e sulla diffusione di una cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro
che faccia comprendere che la vita umana va tutelata sempre con investimenti appropriati e con rispetto della dignità di tutte le persone”.

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