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giovedì, 25 Aprile, 2024
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Ferrovia, sit-in di protesta alla stazione di Paola

Paola – Avrà luogo domani, sabato 22 maggio, un sit-in di protesta alla stazione ferroviaria di Paola per protestare contro il rinvio dei lavori di ammodernamento della linea Paola-Cosenza.
A darne notizia un comunicato stampa diffuso dal consigliere regionale Graziano Di Natale.

“Atteso che, l’Assessore alle infrastrutture, della Regione Calabria, On. Catalfamo, ha specificamente richiesto al Governo Italiano di non potenziare il collegamento ferroviario della Paola-Cosenza e che, neanche a seguito di una mia interrogazione a risposta scritta, N. 134 del 30 Aprile, sono state fornite delucidazioni su tale scelta dalla giunta regionale, Sabato 22 Maggio, insieme ai cittadini, manifesteremo il nostro dissenso, chiedendo – è scritto nella nota – all’Assessore alle infrastrutture di rivedere le proprie priorità, probabilmente differenti da quelle reali di un territorio che ha bisogno di servizi e non di tagli”.
Lo afferma il Segretario-Questore dell’assemblea regionale della Calabria, Graziano Di Natale tra i promotori del sit-in, pacifico, di protesta che si terrà Sabato 22 Maggio, dalle ore 11, nel piazzale d’ingresso della Stazione Ferroviaria di Paola nel rispetto delle norme vigenti in materia di sicurezza e contrasto alla diffusione del Covid-19.
“Quando, nei palazzi del Potere, vengono fatte valutazioni a dir poco discutibili come quelle di ignorare, volutamente, il possibile sviluppo di un collegamento ferroviario, quale la galleria Santomarco sulla Paola-Cosenza, è giusto protestare pacificamente ma in maniera convinta e passionale come accaduto in passato anche per difendere l’ospedale San Francesco”.

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Il vicepresidente della commissione regionale contro la ‘ndrangheta prosegue richiamando alla partecipazione della cittadinanza: “Sebbene tutto ciò sia accaduto nel silenzio dei politici che scorrazzano dalle nostre parti, alcuni dei quali della stessa estrazione politica di questa giunta regionale di centrodestra, avevo asserito che sulla vicenda non sarei rimasto a guardare. È mio dovere tutelare, in ogni modo, il territorio al quale sono legato. Dispiace -conclude – far venire meno il profilo istituzionale ma, mio malgrado, sono costretto ad alzare i toni lanciando una proposta pubblica, apolitica, priva di primogeniture e secondi fini. Auspico la partecipazione della cittadinanza nel rispetto delle regole. Bisogna lottare per i propri diritti perché questo territorio oltremodo vittima, in passato, di una vera e propria spoliazione dei servizi che non dovrà più restare indietro. La musica è cambiata”.

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