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mercoledì, 24 Aprile, 2024
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Ex presidente Citrigno: ho lasciato Calabria Film Commission in ottima salute

Nessuna polemica e anzi il plauso per l’arrivo di un grande professionista come Giovanni Minoli, poche ore fa presentato ufficialmente da Jole Santelli come commissario della Fondazione Calabria Film Commission. L’ex presidente Giuseppe Citrigno commenta a caldo il passaggio di consegne con serenità: «Si tratta di un numero uno, come giustamente dice Santelli, ed ha ragione. Io sono onorato che, volendo cambiare, abbiano scelto al mio posto un personaggio di questa caratura e pure fuori dai confini della regione. Significa che il nostro operato è stato tale da non riuscire a trovare in Calabria qualcuno che facesse di meglio».
Parole misurate ma chiarissime. Che fanno eco alle laconiche dichiarazioni di Santelli e Minoli nella prima uscita pubblica del giornalista e autore, decisamente più fredde nei confronti del corso passato. Pochi complimenti al predecessore e l’insistente riferimento a rinnovare in una direzione ben precisa, puntando tutto sulla serialità. L’ambizioso programma di Giovanni Minoli sembra essere interamente volto a creare un centro di produzione audiovisiva in Calabria e, nella pratica, portare il set di una soap, come già ha fatto con la popolarissima “Un posto al sole” e in Sicilia con “Agrodolce” (terminata, però, dopo un’unica stagione datata 2009). Citrigno non si scompone né esprime giudizi di merito: «La fiction è un settore forte ma noi in questi anni non l’abbiamo affatto trascurata, con quattro produzioni importanti e un’altra ferma per motivi non dipendenti da noi. Per il resto avevamo un’impostazione diversa, io ho alle spalle un’esperienza quadriennale alla commissione ministeriale cinema e ho molto valorizzato i set cinematografici. Ma i risultati ritengo si siano visti, con quattro David di Donatello e una Coppa Volpi, quindi sono tranquillo di aver fatto un buon lavoro. Ripeto, è stata chiara la volontà di cambiare completamente, quindi va bene così. Minoli è sicuramente un ottimo successore e lavorerà benissimo».
I progetti già avviati dovrebbero concludersi senza sorprese, nonostante in conferenza stampa Santelli abbia alluso a eventuali stop per irregolarità. «Ci sentiamo a posto», dice Citrigno. «In questi anni non abbiamo ricevuto richiami dalla Corte dei Conti, nessuna produzione ci ha fatto causa e i nostri bilanci non sono mai stati bocciati. Le carte sono in regola, non c’è motivo perché i set in corso non vadano avanti».
Insomma il presidente uscente appare diplomatico, a differenza di molte maestranze tecniche e artistiche regionali, che temono ora di essere penalizzate a favore di progetti nati fuori dal territorio. «Non c’è dubbio – dichiara Citrigno – che il rapporto diretto con il territorio verrà un po’ a mancare, ma adesso io mi auguro soprattutto che non si sprechi la risorsa di una film commission in piena salute, che lasciamo con l’eredità di una cassa piena, una legge cinema nuova ed efficiente e un’agendina di rapporti consolidati con le produzioni. Come neopresidente del settore cinema e spettacolo di Unindustria in ogni caso non trascurerò questo tema, sempre dalla parte dei lavoratori calabresi».
Isabella Marchiolo

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