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giovedì, 15 Maggio, 2025
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Dopo le recenti parole sui migranti il ministro Piantedosi in Commissione: “Fermatevi, verremo noi a prendervi”

Roma – “Fermatevi, verremo noi a prendervi. Questo è il senso dei corridoi umanitari”. Così oggi il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, in audizione alla Commissione Affari costituzionali sulle linee programmatiche del dicastero, facendo una precisazione sulle sue affermazioni finite al centro di polemiche politiche dopo il naufragio di Cutro, secondo cui – aveva detto – “la disperazione non giustifica viaggi a rischio”- (“Colpa di genitori irresponsabili che fanno partire i figli”). “Dobbiamo fare in modo che le terre siano sempre più sicure del mare”, ha detto oggi Piantedosi. “C’è un’indagine in corso alla quale nessuno si sottrae e non mi sottrarrò per quelle cose che si riterranno di fare e su cosa andrà riferito, anche periodicamente. Per la presunzione di grande considerazione che ho dei soccorritori non ho motivi di ritenere che ci siano stati errori o sottovalutazioni perché conosco come operano”.

“E’ mia intenzione definire interventi normativi che affrontino in una visione d’insieme le questione di maggiori criticità per la gestione dei flussi migratori come i rimpatri, il sistema di accoglienza, al protezione internazionale e i corridoi umanitari. “Gli ultimi aggiornamenti della Prefettura di Crotone confermano che il numero vittime di questa ennesima tragedia del mare è salito a 64 persone di cui 14 minori. La tragedia Cutro – spiega il ministro – “ci addolora profondamente ed interpella le nostre coscienze sollecitandoci ad agire per fermare queste traversate così pericolose e trovare risposte concrete alla questione migratoria”.
Per Piantedosi “occorre evitare “che chi scappa dalle guerre si affidi a trafficanti di essere umani senza scrupoli”. Il ministro difende la linea dura del governo ma precisa: “Le nuove disposizioni relative ai salvataggi di migranti in mare non introducono alcun divieto di presenza sugli scenari o interventi di recupero. Il nuovo regolamento per le Ong salvaguarda in ogni caso la prioritaria tutela delle persone presenti a bordo”
Per l’inquilino del Viminale rimane l’imperativo di combattere gli scafisti e bloccare le partenze che “può realizzarsi solo attraverso un’azione decisa dell’Unione europea e una forte sinergia con i Paesi di origine e transito dei flussi”. Per il ministro in ogni caso “i nostri valori di umanità e di solidarietà non possono fermarsi alla banchina di sbarco ma devono tradursi in concrete risposte alle aspettative di vita dei migranti”.

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Tenuta delle Grazie 13_6_2024

“La Commissione Ue ha una politica molto chiara quando si tratta di asilo e di diritto all’asilo: le persone che si trovano in una situazione di pericolo hanno il diritto legittimo di chiedere asilo in un Paese sicuro, compresi i Paesi che compongono l’Ue”. Lo ha detto il portavoce della Commissione europea Eric Mamer rispondendo alla richiesta di un commento sulle parole del ministro Piantedosi sul naufragio di Cutro . “Avvertiamo dei pericoli derivanti dai trafficanti di esseri umani, responsabili di mettere in pericolo vite di persone che si trovano in situazioni di grande precarietà e disagio: è questo che dobbiamo combattere”.

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