La pandemia da Covid-19 ed altre problematiche che si sono susseguite nel tempo, hanno esacerbato i problemi di disuguaglianza di genere esistenti già da tempo. A sottolinearlo, è Sebastiano Guzzi, Vice Presidente Nazionale Unilavoro Pmi, il quale, dimostra, da sempre un forte interesse per questo fenomeno complesso. Secondo una nuova nota dell’OIL, (Organizzazione Internazionale del Lavoro), evidenzia Guzzi, le disparità di genere, in termini di accesso all’occupazione e condizioni di lavoro, sono maggiori di quanto si pensasse. Negli ultimi due decenni, si legge infatti, i progressi raggiunti nel tentativo di ridurre tali squilibri, sono stati davvero molto lenti.
Un nuovo indicatore sviluppato dall’OIL, si legge, rileva un numero imponente di persone senza lavoro, e alla ricerca costante di occupazione. Questo indicatore fa emergere un quadro della situazione delle donne, nel mondo del lavoro, molto più cupo e più ampio rispetto a quello messo in evidenza dal più comune tasso di disoccupazione. I nuovi dati mostrano come per le donne sia ancora molto più difficile trovare un lavoro rispetto agli uomini. Secondo la nota intitolata New data shine light on gender gaps in the labour market (“Nuovi dati relativi al divario di genere nel mercato del lavoro”), nel mondo, fa notare Guzzi, il 15% delle donne in età lavorativa vorrebbe lavorare, ma non ha un lavoro, rispetto al 10,5% degli uomini. Questo divario di genere è rimasto pressoché invariato per due decenni (2005–2022). Al contrario, i tassi di disoccupazione globali per donne e uomini sono molto simili, perché i criteri utilizzati nella definizione della disoccupazione tendono a escludere in modo sproporzionato le donne. Il divario occupazionale, che continua a destare forte preoccupazione, ma che non trova soluzioni adeguate, è particolarmente grave nei paesi in via di sviluppo.
I numeri sono allarmanti ed evidenziano una discriminazione nella discriminazione. Questo, non è accettabile. Bisogna, continua Guzzi, che tutti, attraverso politiche di promozione e di sostegno, lavorino in sinergia. Noi di Unilavoro, conclude Guzzi, sempre impegnati nelle giuste cause, continuiamo ad accendere i riflettori sulla questione, nella speranza che possano essere superate tutte le impasse che rendono difficile il progresso delle donne nel mondo del lavoro, e soprattutto, che possano essere superati quegli stereotipi, fortemente radicati, che collocano il ruolo delle donne in dimensioni e contesti differenti, vincolandone, di fatto, le potenzialità, il valore, i meriti e la professionalità.
