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venerdì, 26 Aprile, 2024
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Covid, vacanze estive: in auto, treno, nave, pullman o aereo

È tempo di pianificare le ferie perché quest’anno, come lo scorso, le vacanze sarà meglio, se possibile, programmarle in anticipo e organizzarle più del solito tenendo conto di alcuni fattori: la destinazione finale, la durata del viaggio, le norme sanitarie per la salute propria e di tutti e le restrizioni anti-Covid. Tenendo conto che ogni luogo ha le sue regole e che le regole però possono sempre cambiare in base all’andamento dell’epidemia e alle nuove disposizioni che si darà l’Italia, l’Europa e gli altri Paesi sul fronte della libertà di movimento.

Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha già annunciato che dalla seconda metà di maggio sarà pronto il pass verde italiano – che permetterà a turisti stranieri vaccinati, negativi o guariti dal Covid di venire in Italia per vacanza – e da metà giugno sarà attivo il green pass europeo – che estenderà il nuovo modello di vacanza “covid free” anche agli italiani che vorranno viaggiare per il Vecchio Continente. Ma vediamo come è la situazione a oggi.

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In auto

Le auto vanno contate in base al numero di vacanzieri e alla loro composizione. In una stessa macchina infatti si può viaggiare in quattro, cinque, sei, sette o più, in caso di monovolumi o furgoni, ma solo se si è conviventi. Altrimenti, per esempio se si parte con un gruppo di amici, il numero massimo è di tre persone a bordo: il conducente e due passeggeri, seduti sui sedili posteriori. Tutti dovranno indossare la mascherina, tranne i bimbi sotto i sei anni. Nel caso di auto più grandi, il numero massimo in quelle posteriori è sempre di due passeggeri per fila. Per ora non ci sono deroghe a questa regola per chi è vaccinato.

Per gli spostamenti valgono le norme dell’Italia a colori. “Liberi tutti” se si viaggia tra Regioni gialle, anche nel caso in cui durante lo spostamento si devono attraversare regioni arancioni o rosse: in questo caso, se si parte da una zona gialla per andare in vacanza in una dello stesso colore, non c’è bisogno di autocertificazioni, certificati verdi, tamponi o attestati vaccinali da esibire.

Nel caso in cui si decida di partire per le ferie e la propria città si trovi in zona arancione o rossa, bisognerà munirsi di un certificato verde, chiamato anche “green pass”. Non c’è alcun modulo unico da scaricare per ora, sarà pronto come detto da metà maggio, intanto ogni diverso tipo di certificato andrà chiesto a una diversa struttura. Vediamo quale. Se si è vaccinati con tutte le dosi previste dal siero somministrato (due per Pfizer, Moderna e AstraZeneca, una per Johnson&Johnson) l’attestato di avvenuta immunizzazione andrà chiesto al centro vaccinale in cui sono state iniettate le fiale e durerà sei mesi. Se si è stati contagiati dal Covid e si è guariti con sé andrà portato il certificato medico rilasciato dal dottore di famiglia o dal pediatra: anche questo dura sei mesi dalla guarigione. Altrimenti, o nel caso in cui siano passati più di sei mesi dalla vaccinazione o dalla guarigione dal Covid, bisognerà ricorrere al tampone rapido o molecolare da eseguire non prima di 48 ore dalla partenza; con sé andrà portata la ricevuta del laboratorio o della farmacia che ne certifica il risultato negativo. Per tornare nella propria residenza, abitazione o domicilio al termine della vacanza non sarà necessario un nuovo tampone o un nuovo certificato perché il rientro a casa è sempre consentito.

Anche se si parte da una zona gialla e si sceglie di andare in vacanza in una zona arancione o rossa bisognerà portare con sé uno dei tre certificati elencati prima. Per i viaggi itineranti tra regioni stesse regole: bisogna via via valutare da che colore di zona si parte e quale è la nostra destinazione. E in base a quello comportarsi come detto. Se la tappa intermedia in una regione arancione o rossa è inferiore alle 48 ore non c’è bisogno di ripetere il tampone.

Una volta giunti a destinazione è bene però ricordare che valgono le regole del luogo di arrivo – ad esempio i ristoranti in zona arancione saranno aperti solo per l’asporto, i musei e i cinema chiusi e non si potrà giocare a calcetto – tranne che per gli spostamenti: uno dei tre certificati verdi dà diritto a spostarsi liberamente in città e in altri comuni della stessa regione anche se arancione o rossa.

In treno

Ci sono treni e treni. A bordo dei Frecciarossa, Frecciargento, Frecciabianca e Intercity i posti vanno prenotati e ci si deve sedere esclusivamente al posto assegnato, indicato sul biglietto, per tutta la durata del viaggio. Niente più scambi per stare vicino agli amici. Non è obbligatorio prenotare invece sui regionali ma va verificata la disponibilità dei posti. Durante il viaggio va indossata la mascherina e igienizzate le mani, rispettare il distanziamento e non sostare davanti alle porte prima di scendere.

Altro discorso riguarda i treni “Covid free” tra Roma e Milano sui quali è consentito l’accesso ai soli passeggeri negativi al Covid-19. Per salire a bordo bisogna dunque presentarsi in stazione con una certificazione di un tampone molecolare o antigenico rapido, effettuato nelle 48 ore precedenti la partenza, che attesti la negatività. Il test si può fare gratuitamente, previa prenotazione del biglietto, anche il giorno della partenza presso i centri allestiti dalla Croce Rossa alla stazione Termini di Roma o a quella Centrale di Milano: durante l’acquisto del biglietto verranno date le indicazioni del tempo di anticipo con cui recarti in stazione per effettuare il tampone. Solo i bambini fino a 6 anni sono esentati dall’esecuzione del test.

Attenzione: anche i vaccinati e i guariti dal Covid dovranno dimostrare la propria negatività al test, in questo caso non basta infatti il certificato vaccinale o del medico. Anche sui treni Covid free resta l’obbligo di indossare la mascherina e di sedersi esclusivamente nel posto assegnato.

In aereo

Per i voli, dopo aver acquistato il biglietto, è raccomandato fare il check in online per evitare code e dunque assembramenti in aeroporto. Obbligatorie le mascherine e la misurazione della temperatura. Se si parte o si arriva in zone rosse o arancioni è necessario portare la documentazione che attesti l’avvenuta vaccinazione, la negatività a un tampone o la guarigione da Covid, come per i viaggi in auto. È sempre bene controllare le regole in vigore nel Paese di arrivo perché in alcune destinazioni è richiesto un test negativo effettuato nelle ultime 48 ore. Test obbligatorio anche per i voli Covid free.

In traghetto

Prima di imbarcarsi la temperatura, misurata al molo, deve essere inferiore a 37,5 gradi, altrimenti non si parte. Se il viaggio dura poco ed è un servizio di trasporto pubblico locale marittimo non è necessario alcun tampone. Per le traversate a lungo raggio, sulle cosiddette autostrade del mare, è invece richiesto il risultato negativo di un test antigenico o molecolare nelle 48 ore precedenti l’imbarco. Chi viaggia da solo deve prenotare una cabina singola, non è possibile infatti dividerle con non conviventi.

In pullman

I viaggi in pullman non possono essere improvvisati: serve la prenotazione. Sia per quelli entro i confini nazionali che per quelli internazionali. Prima di salire a bordo bisogna sottoporsi alla misurazione della temperatura e firmare un’autocertificazione in cui si rinuncia al viaggio nel caso in cui si avvertano sintomi compatibili con il Covid-19. A bordo obbligatoria la mascherina chirurgica che va anzi cambiata ogni quattro ore. Il pullman può riempirsi al massimo a metà della sua capienza totale e dunque ci si può sedere a posti alterni, uno sì e uno no, con una distanza di almeno un metro dagli altri passeggeri. Unica deroga per i conviventi abituali. Se si parte da una zona arancione o rossa verso una qualsiasi destinazione o se si parte da una zona gialla per una meta arancione o rossa bisogna portare con sé il certificato verde secondo le modalità indicate per i viaggi in auto.

Fonte repubblica.it

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