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sabato, 20 Aprile, 2024
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Covid, reinfezioni e vaccini. Guzzi (Unilavoro Pmi): Se la mascherina non è obbligatoria non significa che sia vietata

Dopo 5 settimane di crescita, il numero dei nuovi contagi è in flessione (-13,3%). Il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe rileva nella settimana appena trascorsa, e rispetto a quella precedente, una diminuzione dei nuovi casi. Ovviamente, sottolinea Sebastiano Guzzi, Vice Presidente Nazionale Unilavoro Pmi, non bisogna abbassare la guardia, ma è opportuno guardare al futuro con coscienza e responsabilità. L’autunno potrebbe riservare delle sorprese non troppo piacevoli.

In effetti, l’Organizzazione Mondiale della Sanità sta lanciando la sua strategia autunno-inverno per affrontare il Covid e le prossime ondate. Aspettare l’autunno per agire sarà troppo tardi”. È il monito lanciato da Hans Kluge, direttore dell’Ufficio regionale dell’Oms per l’Europa, che in una nota illustra i punti principali della nuova strategia anti-coronavirus ed esorta i Paesi ad “affrontare urgentemente le lacune” nel monitoraggio e nella risposta alla pandemia, per “evitare morti prevenibili e gravi interruzioni” dei servizi. Kluge ha proseguito tracciando un profilo della situazione attuale: “La regione europea ha visto triplicare i nuovi casi nelle ultime 6 settimane, con quasi 3 milioni di contagi segnalati la scorsa settimana, che rappresentano quasi la metà di tutti i nuovi casi a livello globale. Mentre i tassi di ospedalizzazione causa Covid sono raddoppiati nello stesso periodo, i ricoveri in terapia intensiva finora sono rimasti relativamente bassi”.

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Sebbene i numeri delle intensive restino al momento “relativamente bassi”, il direttore dell’Ufficio regionale dell’Oms ha specificato che “l’Europa continua a vedere quasi 3mila persone che muoiono di Covid ogni settimana, poiché i tassi di infezione nei gruppi più anziani continuano ad aumentare”. La pandemia, evidenzia Guzzi, non è del tutto conclusa. Anche se siamo usciti dallo stato di emergenza e siamo in una fase diversa rispetto a quella del passato, non dobbiamo sentirci totalmente liberi. E’ necessario avere prudenza e forte senso di responsabilità. A più di 2 anni dall’inizio della pandemia, riprende Guzzi, siamo tutti consapevoli degli strumenti di cui disponiamo per proteggerci. Dobbiamo essere capaci di valutare il nostro livello di rischio e adottare le misure necessarie per proteggere noi e gli altri.

Solo perché una mascherina non è obbligatoria, non significa che sia vietata”, ha aggiunto Kluge, rivolgendosi sia ai cittadini europei che ai Paesi, invitandoli a “rilanciare gli sforzi di mitigazione” dell’epidemia e “ad essere pronti a rispondere a un onere crescente sui propri sistemi sanitari”. Lo credo anch’io, ribadisce Guzzi, e credo nella necessità di un approccio diverso. Le reinfezioni e le ospedalizzazioni ci inducono a riflettere su dati certi e sconcertanti. Il virus, pur avendo rallentato il suo percorso cieco e severo, continuerà a minare la salute di tutti, seminerà paura e sconcerto e destabilizzerà, con azioni lente e progressive, l’economia del paese.

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