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martedì, 23 Aprile, 2024
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Covid Italia, Sileri: Numeri infezione salgono ma anche questa ondata dovrebbe andare a spegnersi

Milano – “Ci troviamo in presenza di un aumento importante dei casi, ma molto meno significativo a livello di ricoveri. Non credo che andremo verso nuove restrizioni: certo, i numeri delle infezioni stanno salendo, ma negli altri Paesi europei dove questa ondata è arrivata prima dell’Italia i casi si stanno stabilizzando, il che ci porta a pensare che anche questa ondata come le precedenti avrà una durata di qualche settimana e poi andrà a spegnersi”. E’ quanto ha affermato il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, ai microfoni di “Sabato anch’io” su Rai Radio Uno.

“Con l’aumento dei casi è logico che salgano proporzionalmente anche i ricoveri, ma oggi ci troviamo in una situazione completamente diversa da quella dell’anno scorso: quasi 50 milioni di italiani hanno completato il ciclo vaccinale, 40 milioni hanno fatto anche la terza dose, e per chi è vaccinato sappiamo che le forme gravi della malattia sono molto meno probabili” ha ricordato Sileri, aggiungendo “il virus è mutato: alcuni esperti ritengono che Omicron vada considerato un virus diverso dal SARS-CoV-2, meno aggressivo anche se più contagioso, ma ad essere cambiato è anche il profilo immunologico della popolazione, che in questi due anni ha conosciuto il virus, o naturalmente attraverso l’infezione, o artificialmente con la vaccinazione, o con entrambi”.

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Riguardo alla campagna di vaccinazione, Sileri ha spiegato che “già oggi un secondo richiamo è indicato per gli over 80 e per i pazienti con fragilità, ed in autunno, con la disponibilità di un vaccino aggiornato alle varianti prevalenti, si potrà avviare una campagna vaccinale preventiva simile a quella anti-influenzale, ma con una raccomandazione più forte per le categorie a rischio vista la maggiore severità e contagiosità del Covid rispetto all’influenza”. “In una prospettiva di endemia, ovvero di convivenza col virus, credo – ha continuato – che questa diventerà la prassi: una dose di richiamo ogni anno all’inizio della stagione fredda”.

Rispondendo ad una domanda sui fondi del Pnrr per la Sanità, il sottosegretario ha evidenziato che “si tratta di una occasione che non possiamo sprecare per riorganizzare in profondità il nostro sistema sanitario: i fondi ci sono e vanno utilizzati bene ma oltre ai fondi del Pnrr, non dobbiamo dimenticare che lo Stato è tornato ad investire in maniera strutturale sul Fondo Sanitario Nazionale, che nel 2024 crescerà sino a 128 miliardi di euro”. “Con questi due strumenti, uno straordinario e l’altro ordinario, saremo in grado di colmare le lacune degli anni di sottofinanziamento della sanità – ha concluso – e di soddisfare le esigenza di una società che cambia, di una popolazione che invecchia e che ha bisogno di nuove risposte a nuovi bisogni di salute, e che esce da due anni di pandemia nel corso dei quali si sono accumulati ritardi nelle diagnosi e nelle cure che adesso dobbiamo colmare”.
(Askanews)

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