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venerdì, 19 Aprile, 2024
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Covid e vaccini, Cgil-Cisl e Uil chiedono incontro a Speranza: servono interventi immediati

Catanzaro – “Gravi difficoltà e disfunzioni nella gestione della pandemia e nella campagna di vaccinazione”. Lo evidenziano Cgil, Cisl e Uil Calabria che oggi hanno riunito, in videoconferenza, gli attivi unitari coordinati dai segretari generali Angelo Sposato, Tonino Russo e Santo Biondo. I sindacati – si legge in una nota – esprimono “fortissima preoccupazione per la lentezza, le inadempienze e la confusione nelle vaccinazioni anti Covid-19. Mentre aumentano i contagi e la pressione sugli ospedali, ci sono 83.000 dosi di vaccino consegnate alla Calabria e non utilizzate, che non si sa che fine abbiamo fatto, ne sono in arrivo 100.000: se non ci sarà un’accelerazione nella somministrazione, i ritardi si cumuleranno con il rischio di gravi conseguenze nella diffusione della pandemia. È fondamentale – sostengono Cgil, Cisl e Uil Calabria – superare le criticità registrate sulla piattaforma di prenotazione”.
Sulla sanità in generale, Cgil, Cisl e Uil Calabria stigmatizzano “il sostanziale fermo dell’attività del commissario ad acta e le gravi carenze nel Dipartimento Salute che il dg Bevere sta per lasciare. Il governo deve nominare i sub commissari e mettere l’Ufficio del commissario in condizione di funzionare con la dotazione del personale necessario. Deve essere aumentata la disponibilità dei posti Covid negli ospedali, programmare il riordino della rete ospedaliera e della riorganizzazione della medicina territoriale, rivedere i criteri per l’accreditamento delle strutture private”. Cgil, Cisl e Uil infine chiedono “un incontro urgente con il ministro alla Salute, Speranza, perché la questione della sanità calabrese è ormai un caso nazionale per il quale occorrono interventi immediati, a partire dall’azzeramento di un debito di cui sono responsabili non i calabresi, ma oltre dieci anni di commissariamento da parte del governo”.
Quanto alla Regione, Cgil Cisl e Uil – conclude la nota – “denunciano il fermo totale sia perché la Giunta è inadempiente anche all’ordinarietà, sia per la mancanza di una visione e di confronto con le parti sociali. Non sappiamo come siano stati spesi i soldi destinati all’emergenza Covid anche per le assunzioni e c’è l’esigenza di un grande piano economico che preveda anche da parte della Regione forme di ristoro per le attività in crisi”.

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