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giovedì, 18 Aprile, 2024
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Covid e disoccupazione: l’impatto della crisi non è mai “gender-neutral”

L’impatto della crisi non è mai gender-neutral e il Covid non ha fatto alcuna eccezione. Le differenze storiche, che da sempre hanno contraddistinto uomini e donne, si sono accentuate a dismisura. La pandemia e il lockdown hanno evidenziato profondamente queste differenze di ruolo, che hanno radici profonde e che hanno sempre determinato una disparità di genere.
Stravolto il mercato del lavoro
La crisi del Covid-19, ha sottolineato Sebastiano Guzzi, Vice Presidente Nazionale Unilavoro Pmi, ha stravolto il mercato del lavoro e le donne sono state quelle che hanno pagato di più a livello occupazionale. Il lockdown e le rigorosissime restrizioni, imposte per arginare il diffondersi dell’epidemia, hanno costretto molte attività a restare chiuse con la conseguenza, ormai nota, di una forte perdita di guadagno e un importante taglio del personale. L’emergenza sanitaria ha messo in ginocchio l’economia mondiale causando seri problemi in termini sanitari e a livello economico. Tutto questo a discapito di tutti, ma soprattutto delle donne. Lo hanno rilevato diversi studi condotti con particolare riguardo.
Tra ottobre e novembre l’Istat ha condotto la seconda edizione dell’indagine finalizzata a raccogliere le valutazioni da parte delle imprese in merito agli effetti dell’emergenza sanitaria sulle loro attività.
I dati confermano, attraverso i numeri, ciò che si evidenzia da tempo: la crisi da Covid-19 la stanno pagando duramente le donne. Nonostante il blocco dei licenziamenti, il lavoro femminile è fatto per lo più di partite iva e contratti deboli, che non danno alcuna garanzia.
La crisi scatenata dal Covid-19, ha sottolineato Guzzi, ha stravolto il mercato del lavoro e le donne, soprattutto nel nostro paese, sono quelle che ne stanno risentendo di più a livello occupazionale, condizione anomala rispetto alle crisi economiche degli anni passati.
Un argomento importante questo, che ha sempre destato particolare attenzione e che è stato ampiamente trattato.
Gender gap, divario esistente tra uomini e donne in ambiti diversi, condizioni che impattano profondamente sulla vita quotidiana.
The Information Lab Italia
Questo è stato, ha reso noto Guzzi, il tema centrale del webinar “Women in data – Donne e lavoro: l’impatto del covid-19, organizzato da The Information Lab Italia, in cui si è cercato di capire, attraverso i dati raccolti da diverse fonti, quali fossero, realmente, le percentuali relative al gender gap nel contesto lavorativo.
Nel corso di questo e di altri importantissimi eventi, che hanno focalizzato l’attenzione su questa tematica, è emerso un dato drammatico sull’occupazione femminile: nel mese di dicembre c’è stato un calo importantissimo. Su circa 444 mila persone rimaste senza lavoro, 321mila sono donne.
Il dato è allarmante – conclude Guzzi – perché riguarda soprattutto le donne, che pagano, a distanza di tempo, i danni di politiche inadeguate e mancanza di tutela. Senza un piano di investimenti sull’occupazione femminile, il Paese rischia di rimanere fermo. Le donne, nel tempo, hanno conquistato diritti importanti, riuscendo ad ottenere meriti e posizioni di rilievo. A differenza del passato sono sicuramente più presenti anche nelle istituzioni, ma il potere, inteso come potere decisionale e di leadership, resta per loro un miraggio.
Le disparità di genere rimangono tra le sfide più urgenti per il mondo del lavoro. Favorire l’accesso delle donne, al mercato del lavoro, è uno dei traguardi più importanti.

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