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domenica, 19 Ottobre, 2025
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Cosca Giampà di Lamezia: Dalla Corte Appello pesanti condanne per 19 “affiliati”

La seconda sezione penale della  Corte d’Appello di Catanzaro (Presidente Alessandro Bravin, a latere  Roberta Carotenuto e Maria Rosaria Di Girolamo),  in parziale riforma della sentenza emessa dal GUP del Tribunale di Catanzaro del 21 giugno 2021, ha portato a una rideterminazione di numerose pene, ad alcune assoluzioni e a revoche di pene accessorie, nei confronti di ventiquattro imputati, tra cui diversi appartenenti o presunti affiliati a contesti criminali legati al clan Giampà di Lamezia Terme.

La Corte ha emesso condanne più pesanti per alcuni esponenti di vertice: Davide Giampà, riconosciuta la continuazione con una precedente condanna del 2013, vede rideterminata la pena complessiva in 10 anni di reclusione. Saverio Giampà condannato a 15 anni, 9 mesi e 10 giorni; Domenico Giampà a 4 anni di reclusione, con interdizione dai pubblici uffici per 5 anni. Per Luigi Notarianni, esclusa la recidiva e riconosciute attenuanti generiche prevalenti, la pena è stata fissata a 4 anni, 5 mesi e 10 giorni di reclusione, con revoca della libertà vigilata e assoluzione per i fatti precedenti al 2008. Claudio Paola è stato invece condannato a 6 anni e 8 mesi di reclusione. La Corte ha infine confermato le condanne per Roberto Castaldo, Domenico Chirico, Andrea Crapella, Vincenzo Giampà, Bruno Malvaggio, Maurizio Molinaro, Aldo Notarianni, Carmine Vincenzo Notarianni, Pasquale Notarianni, Davide Orlando, Francesco Renda e Antonio Stagno, condannandoli anche al pagamento delle spese processuali.

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Tenuta delle Grazie 13_6_2024

Danilo Cappello e Gabriele Caruso vedono rideterminata la pena a 2 anni e 8 mesi di reclusione e 12.000 euro di multa, con revoca dell’interdizione dai pubblici uffici.
Francesco Cerra e Morrison Alessio Gagliardi non dovranno invece più rispondere dei reati a loro ascritti per intervenuta prescrizione.Assolti Antonio Giampà e Pasquale Mercuri perché “non hanno commesso il fatto”.
L’appello di Alessandro Torcasio è stato dichiarato inammissibile per rinuncia.Il collegio ha fissato in novanta giorni il termine per il deposito delle motivazioni della sentenza.

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