Catanzaro -La Corte d’Appello di Catanzaro (presidente Giancarlo Bianchi, a latere Adriana Pezzo e Giovanna Mastroianni) ha condannato Antonio Donato a 14 anni di reclusione per la continuazione con un altro reato (10 anni in primo grado); Nino Cerra a 10 anni (confermato primo grado); Emiliano Fozza e Paolo Paone a 5 anni e 4 mesi di reclusione (8 anni in primo grado).
I quattro imputati sono stati riconosciuti colpevoli delle rapine effettuate per ingrassare la “bacinella” della cosca Giampà di Lamezia Terme.
Il gruppo criminale, secondo la tesi accusatoria accolta anche dai giudici d’appello, tra il 2004 e il 2010 aveva terrorizzato imprese, attività commerciali e perfino gli ex Monopoli di Stato a Catanzaro e a Lamezia. Tante le attività colpite, la società Sda di Marcellinara, la cui rapina ha fruttato 40mila euro; la ricevitoria Astorino di Lamezia Terme ai cui titolari è stata sottratta la somma di 6.500 euro, rapina che è costata lesioni personali al padre del titolare colpito in testa col calcio di una pistola.
Secondo le indagini svolte dalla Squadra Mobile di Catanzaro i rapinatori, secondo l’accusa, agivano sotto l’egida del clan Giampà a cui veniva riservata una quota del bottino.
Corte d’Appello conferma quattro condanne per le rapine ordinate dalla cosca Giampà
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