Un nuovo focolaio di coronavirus è esploso a Gottinga, nella Bassa Sassonia: 36 persone sono state contagiate, una in modo grave, dopo aver frequentato un locale dove si fuma il narghilé (la pipa ad acqua chiamata anche “shisha” o “hookah”) che – stando alle restrizioni – non sarebbe dovuto essere aperto. E oltre 300 sono state messe in quarantena. “Il bar è stato chiuso e ora si sta valutando una multa”, ha detto Cordula Dankert, portavoce delle autorità locali. Finora i funzionari sanitari hanno identificato 310 persone entrate in contatto con i positivi, tra cui decine di bambini e adolescenti. Sono stati tutti posti sotto stretta quarantena: “Non possono lasciare i loro appartamenti, né andare a fare la spesa”, ha specificato Dankert. La maggior parte delle persone individuate vive nello stesso complesso residenziale che ospita circa 700 residenti. Ma solo 60 sarebbero a rischio contagio. “Non sarebbe perciò ragionevole isolare un intero stabile”, ha commentato al giornale logale Göttinger Tageblatt Petra Broistedt, a capo dell’unità anti-coronavirus della città. I positivi apparterebbero a nuclei familiari che nel weekend avevano preso parte ad affollati party privati. (Fonte: La Repubblica)
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