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martedƬ, 23 Aprile, 2024
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Contratti forestali, assessore Gallo: “I nodi vengono al pettine”

Ā«Vengono oggi al pettine i nodi del passato, le negligenze di chi, esercitando ruoli di governo in Calabria, ha illuso migliaia di lavoratori assumendo impegni senza alcuna sostenibilitĆ  finanziariaĀ».

Lo dice lā€™Assessore regionale allā€™Agricoltura, Gianluca Gallo, commentando la scelta unitaria di Cgil, Cisl e Uil di sospendere le trattative sul rinnovo del contratto dei lavoratori forestali.

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CONSCI FIN DALL’INIZIO

Ā«La Forestazione ā€“ commenta lā€™Assessore Gallo ā€“ ĆØ per la Calabria un settore strategico. Con questa consapevolezza, sin dallā€™insediamento della Giunta, ci siamo dedicati alle vicende del comparto, trovandoci a far di conto con una pesante ereditĆ , le cui conseguenze emergono ora evidenti e drammaticheĀ».

Prosegue Gallo: Ā«Quando il Governo centrale, con la Finanziaria approvata sul finire del 2019, ha tagliato di circa 40 milioni i fondi destinati alla Forestazione calabrese, troppo poche sono state le voci levatesi per contrastare una decisione nefasta. E quando piĆ¹ volte nelle ultime settimane anche il presidente della Regione ha rilanciato con vigore e nettezza lā€™appello ad un ripensamento, in tanti sono rimasti in silenzioĀ».

NUMERI E TAGLI

Ā«A questo quadro giĆ  precario, in cui il comparto sā€™ĆØ visto privato delle risorse necessarie almeno per arrivare a fine anno senza patemi, sā€™ĆØ sommata la firma di un contratto integrativo, avvenuta il 4 Dicembre 2019, in cui lā€™amministrazione regionale del tempo ha preso impegni onerosi incurante della mancanza di copertura finanziaria. Sarebbero serviti quasi 20 milioni che nessuno, perĆ², sā€™ĆØ curato di garantire. I successivi tagli del Governo hanno fatto il resto, facendo precipitare irrimediabilmente la situazioneĀ».

E chiosa: Ā«Le ragioni dei lavoratori sono ampiamente comprensibili. Il dialogo che sin qui, in maniera responsabile, ĆØ stato portato avanti coi sindacati, ha consentito di chiarire con esattezza il quadro della situazione. Abbiamo il dovere di tutelare le legittime esigenze dei lavoratori e quelle dei calabresi: auspichiamo una ripresa del dialogo, ma ĆØ evidente la necessitĆ  di rivedere radicalmente scelte rivelatesi insostenibili e, al tempo stesso, di aprire un confronto duro e schietto anche col Governo. Per quanto ci riguarda, senza dubbio faremo la nostra parte. Fino in fondoĀ».

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