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lunedì, 12 Maggio, 2025
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Consegnate le “Stelle al Merito del Lavoro”: Ecco chi sono i ventidue calabresi decorati oggi

Catanzaro – Si è svolta, questa mattina, presso la “Sala del Tricolore” della Prefettura di Catanzaro la cerimonia di consegna delle decorazioni delle “Stelle al Merito del Lavoro” per l’anno 2022 a 22 nuovi “Maestri del Lavoro” della Calabria, che si sono distinti nel proprio ambito lavorativo per singolari meriti di perizia, laboriosità, condotta morale e requisiti di anzianità.

Alla manifestazione, presieduta dal Prefetto di Catanzaro, Maria Teresa Cucinotta, hanno preso parte i Prefetti delle province Calabresi e le autorità civili e militari della Regione, il direttore territoriale del Lavoro di Reggio Calabria, il console regionale ed i cinque consoli provinciali dei Maestri del Lavoro. Si procederà, quindi, con la consegna delle decorazioni ai nuovi Maestri del Lavoro che sono i seguenti.

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Tenuta delle Grazie 13_6_2024

PROVINCIA DI CATANZARO (7) – Francesco Apa (Telecom); Giovanni Castagna (Hotel Guglielmo); Fabio Mancuso (Telecom); Vincenzo Niglio (Pensionato Enel); Nicola Procopio (Poste Italiane); Francesco Remondo (Ferrovie della Calabria); Marcello Vergata (Telecom).
PROVINCIA DI COSENZA (2) – Antonio Lepera (Enel Rossano); Angelo Sammarro (pensionato Tim).
PROVINCIA DI CROTONE (4) – Antonio Bilotta e Rossana Liberato (Anmic Centro Medico Riabilitazione); Delia Toscano e Teresa Verteramo (Romolo Hospital).
PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA (6) – Francesca Cuzzola (Poste Italiane); Vincenzo Laganà (Hitachi Rail); Domenico Pizzimenti (Hitachi Rail Trenitalia); Nicola Pucinotti (pensionato Diano Santo Eredi – Motta San Giovanni); Carmine Rizzitano (Enel Palmi); Gerardo Serva (Bnp Paris Bas).
PROVINCIA DI VIBO VALENTIA (3) – Concetta Cirillo (Callipo Conserve); Francesco Maccarone (Ferrovie della Calabria); Anna Serratore (Callipo Conserve).

“E’ la prima festa del lavoro che celebriamo il 1 maggio – ha detto il prefetto Cucinotta – dopo un periodo di pandemia e quindi non possiamo non esaltare i calabresi, un dato di per sé già positivo. E’ ovvio, però, che questo dato non può non confrontarsi poi con situazioni di guerra, di forte carenza di lavoro e soprattutto con una situazione anche e grave di morti bianche. Su questo un richiamo forte è stato fatto dal presidente Mattarella che ha parlato di come un diritto costituzionale, cosa che affermiamo anche oggi, debba essere un diritto tutelato. Non si può associare il lavoro alla morte e ai numeri dei morti sul lavoro così elevato 281. E’ chiaro – ha aggiunto il prefetto – che ci vuole uno sforzo collettivo sia sul piano dell’occupazione e mi pare che su questo tra il governo e le parti sociali ci sia molta consapevolezza. E’ di questi giorni inoltre la diffusione dei dati relativi alla occupazione che vede tutto il sud si ci Campania Sicilia Calabria e Puglia tra le regioni con il tasso di occupazione più basso. La Calabria è al 42% che scende addirittura al 30,5 per la per il lavoro femminile. La situazione è grave e speriamo sia affrontata in maniera energica”.

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