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lunedì, 13 Maggio, 2024
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COMUNALI – Roccaforte del Greco, Palamara tenta d’impedire il “bis” di Penna

Due sono le cose certe. Comunque vadano queste Amministrative, Roccaforte del Greco avrà un sindaco; e il suo cognome inizierà con la “P”…
Tra i centri del Reggino al rinnovo dei propri Consigli comunali, occhi sempre ben aperti per Roccaforte.

POLITICA & ‘NDRINE

Centro di suggestione unica nell’ambito dell’area grecofona, Roccaforte ha tra l’altro vissuto guerre di ‘ndrangheta ferocissime. Negli anni Novanta, la celebre faida tra cosca Zavettieri e clan Pangallo-Maesano-Favasuli produsse poco meno di 50 vittime.
Evidente che stupisca poco come il Comune di Roccaforte del Greco sia stato sciolto per ben tre volte per infiltrazioni mafiose.
L’ultima volta – nel febbraio del 2011 -, tuttavia, il provvedimento lasciò tutti perplessi. Era sindaco lo stimato docente e assessore provinciale alla Cultura Ercole Nucera, ultimo grande segretario calabrese del Partito socialista più forte d’Italia. Ma il Viminale sciolse lo ugualmente l’Ente locale di Vunì (“roccia”, Βουνί, nome greco con cui i roccafortesi indicano il loro paese).

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DESERTIFICAZIONE

Adesso gli elettori tornano al voto; ovviamente sempre col sistema maggioritario. Per via della desertificazione delle zone interne del Reggino, questo centro grecanico conta appena 405 residenti, dunque molto meno del limite massimo di 15mila abitanti.
Questo significa, in soldoni, che in turno unico vengono contestualmente eletti sindaco e consiglieri comunali. I 2/3 spetteranno al vincitore, mentre il residuo 1/3 di seggi toccherà agli sconfitti. Anzi, in questo caso, allo sconfitto: due soli sono infatti i contendenti.
Così, il 21 settembre sindaco neoeletto saprà il nome dei suoi 6 consiglieri di maggioranza (eletti non in base a preferenze, ma secondo l’ordine di lista). E nelle stesse ore il suo antagonista – che risulterà automaticamente primo degli eletti di minoranza – saprà quali 3 consiglieri lo seguiranno all’opposizione.

“FUMATA BIANCA”

Ma il fatto che ci sia più di un aspirante alla fascia tricolore è di per sé significativo: comunque vada, sarà “fumata bianca”. Roccaforte avrà un sindaco, in ogni caso .
Se – come più volte in passato – ci fosse stato solo un candidato sindaco, sarebbe stato eletto solo centrando il quorum. Cioè, solo se fosse riuscito a portare ai seggi elettorali almeno il 50% + 1 degli aventi diritto al voto. Impresa per niente facile, in centri con caratteristiche analoghe a quelle di Roccaforte del Greco, per affluenza storica ed età media del corpo elettorale.

PENNA

Il sindaco uscente è il reggino Mimmo Penna (Pds-Ds-Pd, poi “colonna” di A testa alta, creazione dell’ex presidente del Consiglio regionale Peppe Bova). Penna ha tutte le carte in regola – esperienza politica inclusa – per centrare il “bis”. Proverà a conquistarselo nuovamente sostenuto dalla lista “To Vuní”.
I suoi candidati alla carica di consigliere sono Angelina Cento, Antonia Chilà, Rocco Basile, Sebastiano Cento, Domenico Spanò, Pasquale Gesualdo Azzarello, Pasquale Talia, Francesco Giordano, Francesco Pollifroni e Giovanni Giuseppe Zappia.

PALAMARA

“Roccaforte. Cambiare si può” è invece il nome della lista civica che sosterrà la “corsa” di Rocco Palamara, appena 34 anni, solo poche settimane fa nominato alla guida dell’Atc RC1. Si tratta dell’Ambito territoriale di caccia che coincide col territorio metropolitano reggino; Palamara ne è il più giovane presidente di sempre.
Rocco Palamara tenterà una sfida molto difficile: sottrarre a Penna il “lasciapassare” per il suo secondo mandato da primo cittadino.
I candidati pro-Palamara sono Clementina Tripodi, Giuseppe Carlo, Procopio Stelitano, Annamaria Iaria, Rocco Franzè, Antonia Stelitano, Francesco Trapani, Michela De Grassi, Demetrio Loddo, Carmela Latella.

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