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mercoledì, 24 Aprile, 2024
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Cinema, a Venezia Nastro della legalità al film “Europa”

Va al film Europa di Haider Rashid il Nastro della legalità 2021 che i Giornalisti Cinematografici Italiani assegnano in sinergia con il Festival Trame. L’annuncio dalla Mostra del Cinema di Venezia mentre Trame, a Lamezia Terme, ha appena concluso la sua decima edizione. “Un premio che sottolinea l’attenzione speciale al ‘cinema civile’ dei Giornalisti Cinematografici Italiani siglando ancora una volta – sottolinea Laura Delli Colli Presidente – la militanza quotidiana dei cronisti di carta stampata, tv, radio e web per il cinema di qualità e la denuncia di ogni mafia”.

Presentato con successo alla Quinzaine Des Réalisateurs di Cannes e segnalato dalla Critica italiana, Europa, che in questi giorni è in sala (con I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection), è la cronaca di un drammatico, avvincente, coraggiosa fuga attraverso luoghi inospitali e pericolosi, in cui un ragazzo lotta per la sopravvivenza, in fuga verso la Turchia sulla ‘rotta balcanica’. Una coinvolgente riflessione sulla violenza che sigla mille storie di chi cerca disperatamente accoglienza e pace verso la serenità di un rifugio in Europa. Haider Rashid, cresciuto a Firenze è italo-iracheno e ha già firmato fin dai cortometraggi opere di forte sensibilità ai temi dell’immigrazione, autore di un cinema che unisce la militanza alla capacità di raccontare storie con un taglio fortemente emotivo: nel film il protagonista, Kamal, viene catturato dalla polizia di frontiera bulgara ma riesce a scappare, cercando una via di fuga in un’interminabile foresta dove anche la natura è nemica. Il film vincitore del Nastro della legalità 2021 sarà, a Roma, protagonista di un evento condiviso con il Festival che, quest’anno, ha scelto come tema una parola che s’intona perfettamente anche alla tragedia dell’Afghanistan. ‘Resistere’ è un tema in perfetta sintonia con il ‘mood’ del cinema più coraggioso, che il Sngci, quest’anno al suo 75.mo anno di attività, da sempre sostiene con coerenza.

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Dice ancora Laura Delli Colli, Presidente Sngci, a nome del Direttivo: “Il Premio a Europa ci ricorda che il cinema non vive solo di leggerezza, di red carpet e riflettori sullo star system ma, come insegnano i maestri – e come dimostra il coraggio di tanti piccoli film spesso indipendenti – rende il cinema specchio della società e insieme strumento di denuncia sociale e di crescita civile. Proprio come accade in Europa. E come dev’essere il lavoro di un buon cronista”.

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