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lunedì, 1 Settembre, 2025
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Chiusa ‘Estate a Casa Berto 2025’: ciclo che ha portato in Calabria il meglio della cultura italiana

La decima edizione di Estate a Casa Berto ha confermato il successo di una formula unica nel panorama italiano: un festival famigliare,seppur riconosciuto a livello nazionale  tra i più originali per qualità della proposta e capace di intrecciare linguaggi diversi e creare un dialogo diretto tra artisti e pubblico. Dal 28 al 31 agosto, e con l’evento speciale previsto per il 20 settembre, il giardino della storica dimora di Giuseppe Berto a Capo Vaticano ha ospitato scrittori, registi, musicisti e attori che hanno dialogato con un pubblico attento e partecipe, costruendo un’edizione che ha segnato un vero punto di svolta nella storia del festival. Il programma di quest’anno ha segnato un equilibrio raro tra sperimentazione e radici, unendo voci di massimo rilievo del panorama italiano, da Emanuele Trevi a Niccolò Ammaniti, alla potenza visionaria de Il dominio della luce di Rodrigo D’Erasmo Roberto Angelini; Isabella Ragonese, al debutto alla regia, ha restituito con forza la voce ribelle di Rosa BalistreriIaia Forte ha interpretato Tony Pagoda con la profondità che contraddistingue il suo percorso teatrale, mentre Gianluca Jodice ha presentato il pluripremiato Le Déluge.

La riflessione civile è arrivata con Antonio Padellaro e Giancarlo Loquenzi, che hanno discusso -grazie alla presentazione del libro di Padellaro “Antifascisti immaginari”, del ruolo della memoria storica nel presente politico e proseguita con la lectio di Massimo Sideri che ha intrecciato l’immaginazione di Italo Calvino con le  attuali sfide dell’intelligenza artificiale. Tra i momenti più significativi, l’anteprima del nuovo romanzo di Emanuele Trevi (“Mia nonna e il Conte”, Solferino editore, in libreria dal 2 settembre), che da anni sceglie Casa Berto come luogo privilegiato per presentare i suoi lavori. Critico letterario che ha contribuito al rilancio dell’opera di Giuseppe Berto – firmando tra l’altro la prefazione a Il Male oscuro – Trevi ha voluto intrecciare questa volta il “giardino della nonna”, al centro del suo libro, con un altro giardino, quello della dimora dello scrittore Berto, affacciati entrambi sul tratto di costa che va da Capo Campanella a Capo Vaticano, quella del Tirreno. Il pubblico ha risposto con entusiasmo, riempiendo il giardino di Casa Berto come mai prima: uno degli spazi culturali più intimi e suggestivi della regione, oggi riconosciuto anche come modello di crescita culturale del territorio e unica dimora in Calabria nel circuito nazionale delle Case della Memoria.

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Tenuta delle Grazie 13_6_2024

«In questi dieci anni abbiamo custodito Casa Berto scegliendo di farne ogni estate un luogo vivo – ha raccontato Antonia Berto, co-direttrice del festival insieme a Marco Mottolese. Il festival nacque così: aprendo il giardino di mio padre affinché restasse uno spazio di pensiero e di incontro. Quest’anno, con la presenza di due Premi Strega e di artisti di primo piano del cinema e della musica italiana, sentiamo di aver confermato che questa formula semplice e autentica sa ancora parlare al presente». Estate a Casa Berto 2025 è candidato all’Avviso “Sostegno e promozione turistica e culturale” della Regione Calabria a valere sul POC Calabria 2014/2020 – Azione 6.8.3 – Calabria Straordinaria, ed è stato realizzato con il patrocinio del Comune di Ricadi, con il sostegno della Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone, Vibo Valentia, del main sponsor Distillerie Caffo e del partner Almaviva.

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