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venerdì, 26 Aprile, 2024
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Chiaravalle Centrale, concluso il terzo campus inclusivo di ippoterapia

A Chiaravalle Centrale coinvolti numerosi bambini, le cui diversità si sono trasformate in ricchezza “Chi ha imparato ad andare Oltre può arrivare ovunque”. E’ questo il tema della terza edizione del campus inclusivo del Centro Ippoterapia Sirio di Chiaravalle Centrale, nel catanzarese, con a capo la sociologa specializzata in disabilità, Ludovica Staglianò. Svoltosi nei giorni scorsi in collaborazione con il Comitato Provinciale PGS di Catanzaro, il campus all’insegna dell’inclusività e dell’integrazione sociale ha visto protagonisti numerosi bambini con disabilità insieme ai loro compagni. Un unico grande obiettivo alla vigilia dell’iniziativa: formare un gruppo che potesse lavorare insieme nelle diversità, affinché queste ultime diventassero ricchezza. Obiettivo pienamente raggiunto, come confermato dalla stessa Staglianò: «Abbiamo operato in un luogo in cui le diversità sono davvero divenute ricchezza, dove ogni limite si è trasformato in possibilità. Insieme, nel rispetto dell’uguaglianza, perché l’essenziale è invisibile agli occhi, lo si vede solo con il cuore».

«Molteplici sono state le attività svolte durante la settimana – spiega ancora Ludovica Staglianò – dalla danza aerea a cura dell’esperta Ilaria Manduca, in cui i ragazzi hanno avuto la possibilità di diventare protagonisti di un’arte meravigliosa, mettendosi alla prova in prima persona, superando limiti e paure, volare in alto con la forza di volontà. Altra meravigliosa attività è stata la musicoterapia con la professoressa Elisa Procopio, in cui i ragazzi sono entrati nel mondo della musica ma sotto l’aspetto terapeutico. La musicoterapia, infatti, utilizza gli elementi musicali, quali suono, ritmo, melodia e armonia, in un processo atto a favorire ed a facilitare la comunicazione, la relazione, l’apprendimento, la motricità, l’espressione, l’organizzazione ed altri rilevanti obiettivi terapeutici al fine di soddisfare le necessità fisiche, emozionali, mentali, sociali e cognitive.

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Le attività sono proseguite con la giornata dedicata all’apicultura con il professionista Giuseppe Posca, occasione in cui ha portato l’intero gruppo nel meraviglioso modo delle api. I ragazzi ammaliati dalla storia e dal racconto hanno avuto anche la possibilità di scoprire da vicino e di toccare con mano l’importante lavoro che le api svolgono per la nostra sopravvivenza e il ruolo dell’apicultore. L’iniziativa ha previsto, infine, laboratori d’arte e percorsi sensoriali senza dimenticare l’aspetto dell’ippoterapia e degli amici animali, protagonisti di ogni giornata».

«L’intenzione cardine di tutta l’organizzazione – conclude la sociologa Staglianò – è che l’inclusione diventi concretezza, tangibilità, affinché ogni luogo sia quello giusto, adatto e funzionale per i bambini e i ragazzi con disabilità. La cosa più bella è che durante il campus nessuno ha sottolineato le patologie presenti, come ad esempio la sindrome di down e l’autismo, ma tutti si sono sentiti ad uno stesso livello, tutti bambini con i propri nomi a vivere un’esperienza unica, sotto impegno e dedizione affinché nessun venga identificato per la sua problematica o per la patologia, ma solo per la sua semplicità e simpatia da bambino quale è. Nessun bambino è e sarà mai la sua disabilità». Per ulteriori informazioni è possibile consultare la pagina facebook “Centro Ippoterapia Sirio”.

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