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mercoledì, 1 Maggio, 2024
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Catanzaro, reati ambientali e tutela della salute pubblica: nuova e importante operazione congiunta di Polizia locale e Guardia Costiera

Il nucleo di Polizia Ambientale del comando dei vigili urbani e l’Ufficio circondariale marittimo guardia costiera Soverato hanno messo a segno una serie di risultati significativi in tema repressione dei reati contro l’ambiente, a tutela della salute pubblica. Gli uomini diretti dal tenente colonnello Salvatore Tarantino e dal tenente di vascello Leo Spina hanno infatti scoperto, lungo il corso del fiume Castace, che le abitazioni di un intero quartiere, sprovvisto della rete fognaria comunale, sversavano abusivamente i reflui: alcune attraverso una tubazione direttamente collegata alla condotta delle acque meteoriche che termina il suo percorso nel fiume; altre nel sottosuolo, senza subire alcun processo depurativo.

Sempre seguendo il corso d’acqua in direzione nord, è stato individuato un secondo quartiere periferico, composto da circa venticinque fabbricati, che scaricava i reflui fognari, originati in maniera continua attraverso il passaggio di diversi pozzetti lungo una via pubblica, direttamente nel letto del fiume e anche in questo caso senza alcun processo depurativo. Al momento sono una cinquantina i nuclei abitativi sanzionati per un totale di circa 150mila euro. Tutti i procedimenti pendono nelle fasi delle indagini preliminari presso la Procura della Repubblica di Catanzaro, mentre sono in corso accertamenti per oltre mille abitazioni, tutte collocate lungo il corso del Castace.

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Polizia Ambientale e Guardia Costiera hanno inoltre sottoposto a sequestro due attività produttive sprovviste dell’Autorizzazione Unica Ambientale prevista dalla legge per gli scarichi delle acque reflue e l’emissione in atmosfera. Ai titolari è stata contestata la gestione illecita di rifiuti prodotti con il conseguente inquinamento del suolo e del sottosuolo. Infine, è stata posta sotto sequestro un’area di circa 1000mq sulla quale, senza autorizzazione e in maniera incontrollata, erano stati depositati rifiuti speciali potenzialmente pericolosi, senza alcuna cautela su terreno privo di impermeabilizzazione, nonché esposti agli agenti atmosferici e al dilavamento in assenza di sistemi per il coinvolgimento e lo smaltimento dei reflui delle acque meteoriche. I controlli sulle attività produttive hanno portato a sanzioni per un totale di circa 43mila euro.

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