“Un paziente oncologico in cura presso l’AO Dulbecco, con prescrizione per una colonscopia da effettuare entro luglio 2025 – necessaria per una visita di controllo il mese successivo – si è visto proporre come prima data utile luglio 2026. Dodici mesi di ritardo rispetto a quanto clinicamente indicato: un fatto gravissimo, indegno di un sistema sanitario che si definisce civile”. A denunciarlo è il consigliere comunale Antonio Barberio.
“Non è un caso isolato- sottolinea-, ma la fotografia di un sistema allo sfascio, in cui nemmeno chi ha un tumore riesce ad accedere ai controlli salvavita. Liste d’attesa fuori controllo, personale abbandonato, strutture al collasso: questa è la sanità costruita in anni di gestione politica disastrosa. Chi governa la sanità calabrese oggi ha abbandonato i cittadini ed ha trasformato il diritto alla cura in una lotteria, dove vince solo chi può permettersi il privato.
È una vergogna politica, morale e istituzionale”. Barberio sottolinea che “non ci sono più alibi, né scuse. La Regione Calabria deve rispondere immediatamente. E chi ha permesso tutto questo negli ultimi 20 anni dovrebbe avere il coraggio di abbandonare qualsiasi carica pubblica. Subito”.