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martedì, 7 Maggio, 2024
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Castrovillari, progetto di quattro associazioni per trasformare il teatro Vittoria in una casa delle arti

I sipari restano chiusi ma in Calabria c’è chi oltre a riaprire i teatri attivi vuole mettere a disposizione del pubblico una sede di pregio storico ma inutilizzata. Parliamo del teatro Vittoria di Castrovillari, distrutto da un incendio nel 1986 e al centro di una travagliata ristrutturazione già dal 2000. Adesso attorno al teatro si sviluppa un progetto di gestione proposto da quattro associazioni calabresi, Scena Verticale, Aprustum, Chimera e Khoreia 2000. Una struttura cruciale perché situata in un centro di richiamo turistico ma dislocato fuori dall’area delle città, nel cuore del Pollino. Lì, dove i quattro sodalizi operano da anni anche con esiti autorevoli (basti ricordare la consolidata rassegna Primavera dei Teatri ideata da Scena Verticale, compagnia più volte vincitrice del premio Ubu), la possibilità di un teatro funzionante in modo stabile diventerebbe un investimento culturale coraggioso e necessario.

Le associazioni – che si occupano di arti ad ampio raggio, dal teatro contemporaneo alla danza – hanno presentato all’amministrazione comunale un protocollo d’intesa per chiedere la gestione del Vittoria. Spiegano gli artisti annunciando il progetto su Facebook: “La giornata mondiale del Teatro è arrivata, ma purtroppo per il secondo anno la festa si è dovuta celebrare in contumacia. E’ stato l’ennesimo colpo inferto allo spettacolo dal vivo. Nonostante ciò affidare le sorti del teatro ai cahiers de doléances di turno ci sembrava sconveniente. E’ per questo che tutti abbiamo deciso di trasformare lo sconforto in scommessa. Un pensiero che diventa impresa: quella di far teatro in Calabria, in una piccola città di provincia, un luogo in cui il teatro illumina e cura le ferite di una terra trascurata, portandola al centro del dibattito nazionale”.

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L’idea è quella di creare una rete per proporre un vero e proprio servizio alla cittadinanza. Il teatro Vittoria diventerà polo di riferimento per gli attori culturali e sociali del territorio e la gestione da parte di professionisti del settore servirà a dare organicità alle varie iniziative, razionalizzando le risorse umane ed economiche disponibili. “Vogliamo assumerci – proseguono gli artisti delle quattro associazioni – la responsabilità di produrre una proposta seria e sostenibile per la gestione, nella convinzione che i teatri debbano essere abitati e gestiti da chi produce, programma, vive di teatro in modo professionale. La rete garantirebbe professionalità specifica, continuità di apertura, capacità di attrazione di risorse per sostenere le attività, inserimento del Teatro in un sistema di relazioni nazionali e internazionali, rapporti con istituzioni pubbliche e private”.
La casa delle arti così concepita all’interno del teatro Vittoria sarà aperta al contributo di tutti e ascolterà le esigenze dell’utenza territoriale concertando ogni attività con le associazioni locali. “Vorremmo – spiegano – che autorità e giunte comunali si formassero questa precisa coscienza del teatro considerandolo come una necessità collettiva, come un bisogno dei cittadini, come un pubblico servizio alla stregua della metropolitana e dei vigili del fuoco”.

Lo storico teatro di Castrovillari, progettato tra gli anni Venti e Trenta del 900 dall’ingegner Alfredo La Greca nel cuore del centro cittadino, è stato vivace centro culturale fino alla notte dell’incendio, forse doloso, che l’ha distrutto. Quattro anni fa proprio Scena Verticale aveva inserito il Vittoria – appena riaperto ma solo parzialmente riqualificato – tra le location del festival Primavera dei teatri.  Dal 2017 la lunga opera di restauro da parte del Comune ha conosciuto diverse battute di arresto, finendo anche nel mirino dei vandali. Dopo il finanziamento regionale di oltre 500.000 euro e l’approvazione del progetto esecutivo in giunta comunale, adesso che la consegna definitiva dell’edificio sembra vicina l’idea di trasformarlo in un luogo d’incontro per artisti e operatori culturali appare come un segnale di rinnovamento importante per il territorio.

Isabella Marchiolo

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