Don Francesco Candia, ex segretario del monsignor Vincenzo Bertolone, è stato espulso dallo stato clericale e dispensato dagli obblighi sacerdotali. Decisione presa direttamente da Papa Francesco giorno 2 e comunicata il 5 dalla Congregazione per il Clero a monsignor Francesco Savino, attuale vescovo di Cassano all’Jonio. La notizia è stata diffusa ieri dalla Cancelleria della Diocesi cassanese: “si dimette il presbitero Francesco Candia dallo stato clericale, con relativa dispensa dagli obblighi sacerdotali, compreso il sacro celibato”.
La decisione del Santo Padre è il risultato di un approfondito procedimento canonico avviato dalla Diocesi nel settembre 2021, proseguito nella fase diocesana e portato avanti sulla base di indicazioni da parte della Congregazione per il Clero, presso la quale il processo si è concluso al termine della fase apostolica. Il procedimento ha riguardato imputazioni penali previste dal Codice di Diritto Canonico e concernenti aspetti fondamentali della vita sacerdotale: non si tratta però di casi che riguardano minorenni. Nel corso del processo è stato garantito il pieno esercizio del diritto di difesa, anche attraverso l’assistenza di un avvocato e un’effettiva condizione di parità processuale nei confronti dell’accusa.
“Il signor Francesco Candia – si legge nella nota della Cancelleria – non è scomunicato; rimane in comunione con la Chiesa in quanto fratello battezzato in Cristo ed è invitato ad attingere, come ogni fedele, alla grazia del Vangelo e dei Sacramenti. Una pena nella Chiesa viene inflitta sempre in vista di un bene maggiore, sia per colui che ne viene raggiunto, sia per l’intera comunità cristiana”