Reggio Calabria – Con l’accusa di abbandono di persone incapaci i carabinieri del NAS hanno denunciato i familiari degli anziani ospiti trovati, a seguito di ispezione in una casa di riposo nel Reggino, che era totalmente abusiva poiché risultata priva di titoli autorizzativi, requisiti funzionali e strutturali, nonché in assenza della prescritta assistenza medico-infermieristica.
L’ispezione venne effettuata la scorsa settimana dai carabinieri del NAS di Reggio Calabria, collaborati dai militari della locale stazione e da personale dell’ASL, e portò alla denuncia di un uomo che, all’interno di un hotel in disuso da decenni, aveva attivato la casa di riposo.
All’uomo, già conosciuto alle forze dell’ordine, sono stati contestati i reati di abbandono di persone incapaci, mancata comunicazione delle generalità delle persone ospitate e mancata revisione dei dispositivi antincendio. All’interno della struttura sequestrata, il cui valore ammonta a circa 1 milione di euro, erano presenti 27 anziani ospiti che sono stati tutti sottoposti al tampone “covid-19”, risultati poi tutti negativi e affidati ai rispettivi familiari. In quella circostanza era stata denunciata anche una donna che nella struttura svolgeva la professione di medico e paramedico in assenza di titolo abilitativo.
Stante le evidenze dei fatti, i carabinieri del NAS hanno, quindi, anche denunciato i familiari degli anziani ospiti, poiché responsabili, in qualità di parenti/tutori degli ospiti della struttura, di abbandono di persone incapaci. All’interno della struttura sono state sequestrate anche 15 confezioni di medicinali ansiolitici ad azione stupefacente prive di tracciabilità.
Casa di riposo abusiva in hotel in disuso nel Reggino: Denunciati i parenti di 27 anziani
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