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giovedì, 28 Marzo, 2024
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Calabria, Consiglio regionale approva il rendiconto 2020

La richiesta di inserimento di una decina circa tra progetti di legge, mozioni e ordini del giorno ai lavori della seduta, è stata motivo di forti contrapposizioni tra maggioranza ed opposizione, anche se non è stata inizialmente chiusa completamente la porta all’esame di alcuni argomenti. Tuttavia è stato rilevata l’assenza, come ha fatto Nicola Irto, del parere dell’ufficio legislativo su una proposta legge riguardante il sostegno tecnico finanziario da parte di Fincalabra al Corap. Una seduta che solo in corso d’opera ha assunto un certo equilibrio, e che era iniziata con il capogruppo Pd Domenico Bevacqua che aveva parlato di “metodo sbagliato far arrivare in Aula provvedimenti privi del carattere di indifferibilità ed urgenza”.

Valutazione sulla quale si sono accodati, con distinguo altri consiglieri di opposizione, con Francesco Pitaro (Misto) che ha accusato la mancanza di educazione istituzionale in Consiglio regionale e Carlo Guccione (Pd) che ha chiesto la nomina di una Commissione d’inchiesta sull’arrivo in Aula di provvedimenti irricevibili “che offendono quest’Aula e i calabresi”. Guccione si è anche soffermato sulla legge relativa agli indirizzi strategici della programmazione regionale, poi approvata a maggioranza, che era stata rinviata in Commissione lo scorso aprile per la scoperta nel testo di alcuni riferimenti riguardanti il territorio lombardo. “Non è la stessa proposta – gli ha risposto il relatore Giuseppe Neri (FdI) – La verifica in Commissione non solo ha corretto gli errori presenti, ma ha consentito di integrare il testo con le indicazioni nel frattempo venute dalla Commissione europea”.

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Contestazioni rafforzate da Francesco Pitaro che citando la disamina del tasto da parte del prof. Marino dell’università di Reggio Calabria ha evidenziato la presenza di ulteriori riferimenti alle regioni Basilicata e Friuli Venezia Giulia. Fausto Orsomarso nel definire “inesatte” le considerazioni del docente universitario ha respinto le accuse di provvedimento clientelare, “termine – ha detto – che questa Giunta, questa maggioranza non sanno nemmeno dove sta di casa”. Una seconda discussione, ha riguardato la richiesta di inserimento all’ordine dei lavori, poi approvata, di ordini del giorno e progetti di legge, avanzata dal consigliere Antonio De Caprio (Fi) che ha provocato le ulteriori proteste di Carlo Guccione (Pd) – “la ricreazione è finita” – e Nicola Irto, che ha espresso dubbi sulla indifferibilità ed urgenza di alcune proposte. “Non si tratta di un problema normativo – ha detto – ma di tipo politico”. Sinibaldo Esposito, ritenendo utile una riflessione su alcuni aspetti di natura politica sollevati dalle opposizioni, ha evidenziato il vulnus maturato da qualche tempo in conferenza dei capigruppo, “dove spesso mancano molti rappresentanti”, e ha accusato l’opposizione di creare “artatamente confusione, sin dall’inizio dei lavori di questo Consiglio regionale, da cui scaturiscono momenti di frizione che non consentono di capire di cosa stiamo parlando e stiamo votando”.

L’aula ha poi approvato il rendiconto dell’esercizio finanziario 2020, della relazione sulla gestione 2020 e del Piano degli indicatori di bilancio e dei risultati attesi, del Consiglio regionale, i cui termini sono in scadenza il prossimo 30 giugno; a maggioranza, la “Presa d’atto degli indirizzi strategici regionali per il negoziato sulla programmazione delle politiche europee di sviluppo 2021-2027. Avvio del percorso di definizione del POR Calabria FESR – FSE 2021 -2027”. E’ in corso la trattazione delle interrogazioni ed interpellanze inserite all’ordine del giorno.

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