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sabato, 20 Aprile, 2024
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Calabria: alleanze ancora da definire, tensione nel Pd

Catanzaro – Tra fibrillazioni e schermaglie, la politica calabrese prosegue la marcia di avvicinamento alle elezioni regionali in programma in autunno.

La lunga distanza di tempo che separa dall’appuntamento con le urne impedisce l’ufficializzazione delle candidature alla presidenza della Regione da parte dei due schieramenti principali e tradizionali al momento, in lizza c’è il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, candidato governatore alla guida di un polo di carattere civico, mentre i nomi di Roberto Occhiuto, indicato da Forza Italia, e di Nicola Irto, designato dal Pd, attendono ancora l’ok dalle rispettive coalizioni di centrodestra e di centrosinistra.
Non mancano, tuttavia, all’interno degli schieramenti, tensioni e malumori, a conferma del fatto che le trattative, nelle due coalizioni, sono comunque ancora un cantiere aperto.
Nelle ultime ore sta tenendo banco, sia pure sotto traccia, una polemica in seno al Pd, determinata dalla organizzazione in contemporanea di due webinar sotto la stessa egida del partito ma con diversi protagonisti: un incontro sulla transizione ecologica con la responsabile nazionale tematica del Pd, Chiara Braga, promosso dal commissario regionale dem Stefano Graziano con la presenza del candidato governatore Nicola Irto, e l’assemblea provinciale del Pd di Catanzaro con la partecipazione del vicesegretario del Nazareno ed ex ministro Giuseppe Provenzano, ma senza Graziano e senza Irto.
Secondo molti osservatori, il “disallineamento” tra i due eventi è la conferma di una nuova contrapposizione interna al Pd calabrese che minerebbe la linea unitaria confluita qualche mese fa, su input del commissario dem Graziano, nell’indicazione di Irto quale candidato governatore, oltre che un’ulteriore fibrillazione nel più largo campo del centrosinistra, già “sgranato” per la discesa in campo di de Magistris.
Il Pd, inoltre, da tempo ha avviato il dialogo con il Movimento 5 Stelle per costruire un’alleanza organica anche alle Regionali in Calabria, ma le vicissitudini dei pentastellati a Roma stanno fortemente frenando le trattative: in più, una parte della base del M5S guarda più all’opzione de Magistris che all’intesa con i democrat.
Anche nel centrodestra, tuttavia, il quadro non è ancora definitivamente cristallizzato: Forza Italia ha ribadito più volte – l’ultima volta una settimana fa con il coordinatore nazionale Antonio Tajani – che in Calabria il nome del candidato governatore, sulla scorta di un pregresso accordo di coalizione, spetta agli azzurri ed è il nome dell’attuale capogruppo forzista alla Camera Roberto Occhiuto, ma né Lega né Fratelli d’Italia si sono finora ufficialmente espressi, rinviando al prossimo tavolo nazionale sulle Amministrative che Forza Italia però considera una pura ratifica con riferimento alla scelta del candidato governatore della Calabria.

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