“La festa dell’epifania rappresenta simbolicamente il vecchio che lascia lo spazio al nuovo. Non la festeggeranno nel PD, allora, dove Zingaretti, nell’imminenza di una seconda e veloce capatina elettorale in Calabria, ha mandato una lettera agli iscritti (controfirmata dal gatto e la volpe Oddati – Graziano) per ‘chiamarli alle armi’ affermando che ‘Abbiamo come sempre percorso la strada delle legalità e della trasparenza senza fare compromessi’. Lo dico chiaro e tondo, è una supercazzola”.
LO scrive Alessia Bausone candidata al consiglio regionale del MoVimento 5 Stelle. “Mi chiedo- aggiunge – a quali iscritti si riferisce? Le anagrafi non esistono (così come i bilanci, pare) e al Nazareno lo sanno bene. Di quali circoli? Nemmeno quelli esistono (in gran parte) sul territorio calabrese. Di certo non basta commissariarne due (Cosenza e Crotone) dandone gran eco, per celare che la maggior parte sono fittizi. Ecco perché possiamo dire che il Partito Democratico calabrese è un gioco di realtà virtuale verso il game over. Dove sta la trasparenza quando viene candidato il segretario provinciale del PD di Catanzaro eletto con le tessere false? Per essere precisi, nel novembre 2017 è stato formalmente incoronato segretario Pd da 3400 iscritti su 3608 votanti sulla carta e su un totale di 5840 aventi diritto al voto, all’urlo canonico di ‘ripartiamo dai circoli e dai territori’, flop totale.
E con quali voti – continua la Bausone – è stato eletto Nicola Zingaretti in Calabria premesso che i verbali delle primarie nazionali provenienti dalla Calabria, come emerso dalla stampa lo scorso marzo, sono stati comunicati solo oralmente al Nazareno?”.
Secondo la candidata cinquestelle, ex iscritta al Pd “Il repulisti che quasi onanisticamente Callipo decanta-incanta in riferimento alle candidature nelle sue liste, invece, è un paradigmatico caso di fake-news. Così come è stato mero maquillage di distrazione di massa commissariare 2 circoli per dire che il PD è ora presentabile, lo stesso vale per il boato sui loro esclusi eccellenti, della serie ‘colpirne uno per salvarne cento’ o ‘no al barone delle preferenze, si al baronetto’. L’ipocrisia di fondo sta tutta lì, nel tentare di abbindolare i già iper-vessati calabresi con uno specchietto per le allodole portatore di vane speranze, quando vengono ricandidati i consiglieri uscenti e anche un assessore della fallimentare giunta finto-tecnica che Callipo ha pure affermato di voler rilanciare. Sono gli stessi e se ne vergognano. Callipo cela che la sua coalizione è a trazione Oliverio, ma la Calabria questa volta non si farà impecorire dai tromboni ammuffiti del PD”.
Bausone (M5S): “Coalizione Callipo a trazione Oliverio, dov’è il rinnovamento?”
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