“La conferma del Ministero dell’Interno è arrivata: la base dei Canadair verrà trasferita dall’aeroporto di Lamezia Terme a quello di Crotone. Una scelta che pesa come un macigno, soprattutto perché avviene in aperto contrasto con i pareri tecnici dei Vigili del Fuoco e del Dipartimento della Protezione Civile, che avevano considerato Lamezia l’infrastruttura più idonea, centrale e strategica per gli interventi antincendio su tutto il territorio regionale. La domanda, inevitabile, è semplice: perché ignorare chi quotidianamente affronta gli incendi e conosce meglio di tutti le esigenze operative? Una decisione che penalizza l’efficacia degli interventi. Lamezia Terme non è soltanto l’aeroporto più trafficato della Calabria: è soprattutto quello più centrale, collegato in modo rapido ai territori montani e costieri dove, ogni estate, divampano gli incendi più devastanti. Crotone, per sua stessa conformazione geografica, non offre la stessa centralità operativa. Il rischio concreto è un aumento dei tempi di intervento, con ripercussioni sulla capacità di contenere i roghi nei primi minuti — quelli decisivi.
In un periodo in cui i cambiamenti climatici amplificano la violenza e la frequenza degli incendi boschivi, questa scelta suona come un passo indietro, frutto più di logiche politiche/ amministrative che di analisi tecnico-operative. La perdita della base non è solo un danno collettivo per la Calabria. È anche — e forse soprattutto — un danno specifico per Lamezia Terme. Da anni piloti, tecnici, meccanici e personale operativo avevano stabilito la loro vita attorno all’aeroporto lametino, creando domicili, abitudini, comunità. E con loro sono cresciute attività che offrivano servizi: ristoranti, bar, noleggi auto, piccole strutture ricettive.
Uno spostamento improvviso e non giustificato seriamente da ragioni tecniche solide comporterà inevitabilmente una perdita economica per queste realtà, già messe alla prova da anni di instabilità economiche e mancate visioni strategiche. C’è poi un altro punto, forse il più doloroso: come è possibile che Lamezia subisca in silenzio l’ennesimo depotenziamento? Come accade troppo spesso, ciò che danneggia Lamezia passa senza una vera contrapposizione costruttiva all’interno della governance della Sacal. La città sembra non riuscire a difendere le proprie funzioni strategiche, lasciando che decisioni prese altrove ne ridisegnino il ruolo senza che nessuno sollevi con forza la questione. Eppure la vicenda della base canadair dimostra che, quando non si difendono le proprie prerogative, qualcun altro è sempre pronto a occuparne lo spazio.
E adesso faccio un appello ai parlamentari e ai consiglieri regionali lametini. Serve una posizione chiara, pubblica, ferma: sul perché si è scelta Crotone nonostante i pareri tecnici dicessero altro; su quali tutele e compensazioni saranno riconosciute a Lamezia; su quali iniziative politiche intendono assumere per evitare che la città e l’area centrale della Calabria Catanzaro Lamezia continui a perdere funzioni strategiche senza che nessuno ne risponda. Lamezia è tutta l’area centrale Catanzaro-Lamezia merita rispetto.
La Calabria ha bisogno di infrastrutture efficienti, non di scelte simboliche o territoriali che ignorano l’efficacia e la logica operativa. Lamezia, dal canto suo, merita finalmente di essere difesa — non solo nelle parole, ma nei fatti — da chi è stato eletto per rappresentarla. Il trasferimento della base Canadair non è una questione tecnica: è una questione politica, di identità territoriale, di visione. E per questo richiede una reazione forte, unitaria e immediata”.
* Già presidente del Consiglio comunale di Lamezia Terme

















