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lunedì, 29 Aprile, 2024
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Associazione “Senza Nodi” denuncia: Bare senza sepoltura nel cimitero di Lamezia-Nicastro

Lamezia Terme – “La sepoltura dei propri cari è segno d’amore, civiltà e, in Calabria in molti casi, di profondo senso religioso. Come sapete da sempre raccogliamo le istanze delle famiglie del nostro territorio e quando pensiamo che si debba pretendere delle risposte, chiediamo pubblicamente che siano date. È ormai tanto tempo che ci ‘raccontano’ dello stato del cimitero di Lamezia Terme/Nicastro, dove a farla da padrone è la ‘dimenticanza’, in luogo dove in realtà il ricordo dovrebbe essere al primo posto.
La domanda che è semplice ed è rivolta all’amministrazione comunale ed alla sua guida, il sindaco Paolo Mascaro: ‘Perché il cimitero sembra essere un luogo così dimenticato? Perché anche i morti devono attendere per essere seppelliti?’. Il quesito arriva dall’Associazione Promozione Sociale Senza Nodi, presieduta da Nadia Donato.

”Facendo una passeggiata tra le vie del cimitero, per un saluto alle persone care, per lasciare un fiore, – si legge in una nota- si nota che molti loculi hanno un foglio con l’intestazione del comune che indica la scadenza della locazione dei vari loculi. Ci chiediamo se sono quei loculi che nessuno ‘riscatta’ e sono quelle salme che poi passano nell’ossario? È la stessa domanda che si pongono le famiglie che non posso trovare dimora per le bare dei propri cari. Se, per esempio, un’ordinanza è scaduta dal 2018 ma ancora il posto non è stato liberato, chi deve occuparsene? Vorremmo attirare l’attenzione su questa tematica che non è di poco conto in un Paese civile. Abbiamo pensato di informarci un po’ meglio, senza voler essere saccenti ma soltanto essere un pungolo, perché il sindaco Paolo Mascaro, uomo di legge, possa ricordarsi che ci sono delle bare ancora in attesa di sepoltura. La legge italiana prevede che i posti comunali in un cimitero siano concessi per un periodo che solitamente va dai 30 o 50 anni.
Trascorso questo tempo, il comune può richiedere la restituzione del loculo, che può essere riutilizzato per altre sepolture. Nel caso in cui non ci sia risposta, quindi se non è stata rinnovata la concessione, l’ente comunale può procedere all’esumazione o all’estumulazione delle salme, che saranno poi trasferite in un ossario. Inoltre, il Comune è tenuto a dare un preavviso di almeno 6 mesi prima della scadenza della concessione. In questo periodo, i familiari del defunto hanno la possibilità di rinnovare la concessione o di richiedere che la salma sia spostata altrove”.

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“Il costo del rinnovo della concessione è stabilito dal Comune- ricorda l’Asso

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