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venerdì, 26 Aprile, 2024
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Ass. “Basta Vittime sulla SS 106”: famiglia calabrese distrutta a Cassino scongiurata archiviazione

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ricorda che la Procura della Repubblica di Cassino ritenne non vi fossero responsabili per la morte di Stanislao Acri della moglie Daria Olivo e del piccolo Pier Emilio tanto da presentare richiesta di archiviazione del procedimento penale.
In riferimento a ciò, è stata presentata opposizione alla richiesta di archiviazione dai legali della Famiglia Acri in quanto la richiesta di archiviazione è stata ritenuta palesemente infondata. Negli atti, gli Avvocati Antonio Cozza e Nicodemo Gentile hanno evidenziato la piena responsabilità dell’indagato.
In data odierna dinanzi al giudice dell’indagine preliminare di Cassino è stata discussa la richiesta di archiviazione e le opposizioni, evidenziando la piena responsabilità nella causazione del sinistro in capo all’indagato. Il giudice dopo aver letto le opposizioni dei legali Cozza e Gentile, ed ascoltato le loro esposizioni nell’immediatezza ha disposto l’imputazione coatta dell’indagato trasmettendo il fascicolo alla Procura della Repubblica di Cassino affinché formuli il capo di imputazione e trasmetta il fascicolo al giudice dell’udienza preliminare per fissare l’udienza. Nell’ordinanza viene sottolineata l’esigenza di effettuare una perizia per ricostruire effettivamente quello che è successo e stabilire tutta la verità in modo preciso a partire dall’orario del sinistro in quanto ad oggi tale dato è incerto.
Su quanto accaduto oggi queste le dichiarazioni degli Avvocati Antonio Cozza e Nicodemo Gentile rese alla nostra Associazione: «in questa fase dovevamo impedire che fosse scritta processualmente la parola fine in questa triste vicenda. Professionalmente siamo molto soddisfatti in quanto è difficile che un giudice si sostituisca al pubblico ministero e disponga l’imputazione coatta dell’indagato. Significa che ha accolto pienamente le nostre richieste difensive. Ci sarà pertanto un udienza preliminare e cercheremo di far emergere la piena responsabilità dell’imputato».
«La commozione e la gioia che in questo momento sia io che gli altri componenti del Direttivo stiamo provando è indescrivibile» – commenta Fabio Pugliese, Presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”. «Abbiamo sperato – continua Pugliese – che questa tragica vicenda non venisse archiviata poiché siamo da sempre convinti che Daria, Pier Emilio e Stanislao meritassero verità e giustizia.
«Oggi è una giornata di sole – va avanti il Presidente Pugliese – per l’intera Calabria. La Magistratura, quella con la “M” maiuscola, forte come il vento di tramontana che oggi soffia su Corigliano Rossano, pretende esattamente come noi verità su un tragico incidente in cui vi sono molti i lati oscuri e non chiariti».
«Sento di dover rivolgere un pensiero alle Famiglie Acri e Olivo ed in particolare a Francesca, la sorella di Stanislao, perché con il suo esempio ha fatto capire a me ed alla nostra Associazione quanto possano diventare forti le donne calabresi quanto si tratta di difendere i loro amori. Mentre voglio dedicare questo risultato importante a tutti coloro i quali ci hanno aiutato ed a una persona speciale in particolare: a Mons. Luigi Renzo, Vescovo di Mileto – Nicotera per la sua sconfinata sensibilità e la sua straordinaria e costante vicinanza».

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