L’argomento è di quelli che, certamente, meritano grande attenzione, perché si parla sì di una delle eccellenze territoriali del comprensorio lametino, ma che sta abbracciando una fascia sempre maggiore di territorio calabrese, dando speranze e, soprattutto, cure innovative a tantissimi pazienti affetti da asma grave, una patologia insidiosa e ancora, purtroppo, poco conosciuta.
Il luogo fisico dove nasce e si sviluppa tutto il grande lavoro dedicato alla cura dei pazienti asmatici, è uno degli ambulatori all’interno dell’ospedale Giovanni Paolo II di Lamezia Terme, del quale è responsabile il dott. Salvatore Lombardo (nella foto) che, visti gli ottimi risultati raggiunti in questi ultimi anni, ha voluto fare il punto della situazione sui progressi ottenuti e cosa si prevede nell’immediato futuro.
Dottor Lombardo, lei è responsabile dell’ambulatorio asma grave di Lamezia Terme, che è diventato in poco tempo uno dei punti cardine per la cura di questa malattia. Come procede?
L’attività del nostro centro è cresciuta rapidamente e prevedo una crescita ulteriore. Abbiamo, infatti, sotto terapia già 260 pazienti e siamo diventati centro di riferimento anche per la provincia di Vibo Valentia e per il basso tirreno cosentino ed a tal proposito mi sto facendo promotore di iniziative di sensibilizzazione presso i Medici di medicina generale e presso i Farmacisti.
Sono tutte attività volte alla emersione di una patologia ancora poco nota ma di rilevanza enorme in termini di costi economici e sociali.
Consideriamo che l’asma grave assorbe oltre il 60% delle risorse di tutta l’asma in generale.
L’asma grave è una patologia molto diffusa?
Le statistiche parlano chiaro: L’asma in generale riguarda una percentuale di popolazione che oscilla tra il 6 e l’8% quindi parliamo in Italia di circa 3,5 milioni di persone tra queste una percentuale compresa tra il 6 ed il 10% ha una forma di asma severa parliamo di circa 300.000 asmatici gravi!
In Calabria, stante tali statistiche, su 2 milioni di abitanti dovremmo avere circa 120.000 asmatici in generale e intorno ai 7000 asmatici severi! ma ancora siamo lontani da questi numeri in termini di trattamento con farmaci biologici da questo la necessità di interventi di informazione e sensibilizzazione.
Qual è il paziente asmatico grave?
Volendo semplificare si tratta di pazienti in cui i sintomi sono persistenti nonostante i trattamenti portati al massimo grado con l’utilizzo di tutti i farmaci al momento disponibili per l’asma, vale a dire:
i cortisonici inalatori, i B2 agonisti, gli anticolinergici, gli antileucotrienici.
Questi pazienti sono spesso costretti dalla sintomatologia a ricorrere al cortisone per via sistemica con tutte le conseguenze che la terapia cortisonica protratta nel tempo determina.
Sono pazienti con una qualità della vita pessima, limitati nelle loro attività quotidiane sia sociali che lavorative, sono spesso giovani che rinunciano a tante delle cose che la gioventù dovrebbe concedere.
Di quali terapie disponiamo oggi per trattare l’asma grave?
I farmaci biologici sono la risposta più attuale e più efficace alla patologia asmatica severa cui facevamo prima riferimento mentre i farmaci inalatori sostanzialmente agiscono sul polmone determinando una bronco dilatazione, i farmaci biologici agiscono più a monte, a livello dei meccanismi molecolari alla base della risposta infiammatoria e della conseguente ostruzione e limitazione dei flussi ventilatori.
Il primo farmaco biologico ha già oltre 15 anni e per molto tempo è stato l’unico disponibile permettendoci di trattare solo una parte dei pazienti, attualmente abbiamo nel nostro arsenale 4 farmaci che ci permettono di dare risposte adeguate alle diverse forme di asma grave che dobbiamo trattare.
Si tratta di farmaci estremamente costosi per cui la scelta del paziente da trattare deve essere molto oculata ed il paziente deve possedere dei requisiti tali da consentirne l’utilizzo.
Voglio anticipare una notizia, però, la nostra batteria si arricchirà ben presto di un ulteriore antagonista. Un farmaco di ultima generazione che dovrebbe arrivare a inizio 2024. Il nome è un po’ strano (tezepelumab ndr), ma direi che è potenzialmente molto efficace.
Si parla tanto dei farmaci da auto-somministrazione, cosa può dire in merito?
Abbiamo anche a Lamezia la possibilità di prescrivere le formulazioni da auto somministrazione che consentono al paziente di autogestire la terapia non dovendo necessariamente venire in ambulatorio in un periodo pandemico come quello attuale.
Abbiamo in questo caso allestito un controllo in remoto con telefonate che ricordano al paziente la somministrazione del farmaco, ma fanno anche delle domande circa le condizioni di salute, la percezione soggettiva del benessere, l’uso o meno di cortisone o eventuali episodi di riacutizzazione.
Il futuro della terapia anti asmatica?
Il futuro delle terapie è sempre positivo, le aziende che operano nel settore hanno già in serbo per i prossimi anni nuovi farmaci con nuove prospettive di trattamento, come accennavo pocanzi.
Se pensiamo che soli 6 anni fa avevamo solo un farmaco efficace mentre oggi già disponiamo di 4 farmaci il futuro non può che essere roseo! Futuro però non deve essere solo sinonimo di disponibilità di nuove tecnologie e nuovi farmaci ma soprattutto di una nuova consapevolezza della patologia da parte della classe medica ma anche dell’opinione pubblica che deve essere sensibilizzata ed informata nel modo corretto circa la possibilità di cure adeguate.
Il nostro compito non dovrà essere solo a predisporre farmaci ma preparare di più a riconoscere i pazienti da trattare perché sarebbe veramente paradossale avere farmaci potentissimi e non avere i pazienti a cui somministrarli.
(Alessandro Cosentini)