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lunedì, 13 Maggio, 2024
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Appalti nel Cosentino: 9 le gare truccate

Emergono importanti dettagli sull’affair “Appalti” nel Cosentino: l’attività investigativa condotta dalle Fiamme Gialle avrebbe permesso di accertare irregolarità nell’aggiudicazione di  diversi contratti di appalto. Le procedure di gara finite nel mirino della procura di Paola (Cs) che ha coordinato le indagini, relative al periodo 2019/2021, sono 9.

Nell’inchiesta sono coinvolti anche un dirigente dell’ufficio tecnico di un Comune dell’Alto Tirreno, il dirigente dell’ufficio amministrativo dello stesso Comune, e 8 imprenditori. In riferimento ad esse sarebbero emerse collusioni atte a determinare il contenuto del bando di gara, prima ancora della sua pubblicazione, con il futuro aggiudicatario compiacente, oppure, nell’ambito di procedure di gara negoziate, attraverso condotte manipolatorie, chiedendo al futuro aggiudicatario i nominativi di altri professionisti compiacenti da invitare alla gara.

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In particolare, nella gara relativa all’affidamento del servizio di trasporto scolastico per gli alunni di scuole primarie e secondarie, i pubblici funzionari indagati avrebbero concordato con l’imprenditore futuro aggiudicatario il contenuto del bando, eliminando dal percorso del bus una località del Comune dove ha sede una scuola elementare, inizialmente prevista dal capitolato, in quanto zona extra-urbana e quindi maggiormente dispendiosa per la ditta risultata aggiudicataria.

Per la concessione in uso dell’impianto sportivo, il dirigente dell’Ufficio tecnico del Comune si sarebbe accordato con il titolare di fatto della ditta risultata aggiudicataria in merito al buon esito della procedura di gara, omettendo, tra l’altro, di escludere la stessa impresa, pur essendo consapevole che era stata fittiziamente intestata ad un parente dell’effettivo titolare, il quale aveva ingenti pendenze debitorie con il Comune stesso.

Riguardo ad una gara relativa alla progettazione esecutiva e alla direzione dei lavori per l’adeguamento sismico di un edificio scolastico, i pubblici funzionari indagati, al fine di manipolare l’esito dell’aggiudicazione, avrebbero chiesto ad un professionista, poi risultato aggiudicatario, di fornirgli cinque nominativi di professionisti compiacenti da invitare alla procedura negoziata, i quali poi non avrebbero partecipato, come effettivamente avvenuto. Nella procedura negoziata per la progettazione esecutiva e direzione lavori per l’adeguamento sismico di un altro complesso scolastico, gli indagati, sempre al fine di manipolare l’esito dell’aggiudicazione, dopo aver invitato professionisti compiacenti che non avrebbero risposto agli inviti, nel procedere all’apertura delle buste relative all’offerta economica tra i partecipanti alla gara, si sarebbero accorti che, per errore, un partecipante compiacente aveva presentato lo stesso ribasso del futuro aggiudicatario.

La commissione di gara avrebbe proceduto quindi al sorteggio, a seguito del quale non sarebbe stato estratto il professionista che si intendeva favorire. Pertanto, gli indagati avrebbero stracciato i bigliettini relativi al sorteggio procedendo all’esperimento del tentativo di miglioria dell’offerta previsto dalla normativa, omettendo di richiamare l’altro partecipante e facendo così ottenere l’affidamento al professionista prescelto.

Altre irregolarità sarebbero state riscontrate nell’ambito del concorso pubblico per l’assunzione a tempo indeterminato di un operaio specializzato. Al fine di favorire un candidato, i funzionati indagati gli avrebbero inviato prima della prova le domande da imparare a memoria per sostenere l’esame, conclusosi con esito favorevole al prescelto.

 

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