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venerdì, 26 Aprile, 2024
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Anche terme e centri benessere della Calabria finiti nel blitz dei Nas: ecco dove

Ha interessato anche la Calabria il blitz dei carabinieri del Nas, d’intesa con il Ministero della Salute, portato a termine su tutto il territorio nazionale e inerente una campagna di controlli presso stabilimenti termali, centri benessere e spa.

Nella nostra Regione i militari del Nas di Reggio Calabria sono intervenuti presso due hotel con annessi centri benessere di Gambarie di Santo Stefano in Aspromonte (RC) dove hanno sequestrato complessivamente 280 chili di alimenti risultati sprovvisti di indicazioni di origine e/o provenienza nonché accertate carenze-igienico strutturali nei locali destinati al deposito ed alla preparazione di alimenti. Una delle due strutture ricettive era priva dei titoli autorizzativi per il centro benessere, peraltro interessato da carenze strutturali ed igieniche, per il quale è stata avanzata proposta di chiusura.
Sempre in Calabria, il legale rappresentante di un centro benessere annesso ad una struttura ricettiva, nel comune di Falerna Marina (CZ), è stato sanzionato dal Nas per avere omesso di attuare idonee misure di contenimento epidemico da Covid-19, non predisponendo i dispenser di liquidi igienizzanti a favore degli utenti e la cartellonistica recante le informazioni sulle norme comportamentali anti Covid. Inoltre, presso un ulteriore centro benessere e spa di pertinenza di un hotel di Joppolo (VV) ha accertato l’omessa attuazione delle misure di contenimento del Covid, in particolare la mancata annotazione degli accessi alla struttura nonché la corretta sanificazione dei locali.

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Gli accertamenti hanno interessato complessivamente 628 strutture e attività, verificando irregolarità in 95 di esse, pari al 15% degli obiettivi ispezionati, delle quali 11 oggetto di provvedimenti di sospensione a causa di gravi carenze. Sull’intero territorio nazionale le verifiche hanno consentito di accertare 38 violazioni sulla corretta attuazione delle misure di contenimento alla diffusione da Covid-19, relative, in particolare, al mancato uso di dispositivi di protezione individuale e mascherine facciali; assenza delle operazioni di sanificazione periodica, di informazioni a favore delle utenze circa le norme di comportamento, di distanziamento interpersonale e di capienza massima negli ambienti; mancata valutazione del rischio epidemico all’interno delle strutture.
Tra queste, 11 sanzioni specifiche hanno riguardato l’assenza di verifiche del gestore sul possesso della certificazione verde Covid (green pass) e sulla mancata inibizione all’accesso a servizi non attualmente erogabili, come gli ambienti altamente caldo-umidi (bagno turco).
Ulteriori 104 violazioni hanno riguardato situazioni di irregolarità per motivi di pulizia ed igiene degli ambienti utilizzati nei trattamenti termali e di benessere, carenze strutturali e autorizzative sul corretto esercizio delle attività e presenza di personale privo di idonea qualifica professionale per lo svolgimento di attività estetiche e massaggi.
Complessivamente sono state segnalate 98 persone all’autorità giudiziaria e amministrativa, eseguendo il sequestro di oltre 660 chili di prodotti alimentari detenuti presso le aree di ristoro e somministrazione delle attività, contestando violazioni amministrative per 97 mila euro.

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