(Adnkronos) – Non si conoscono ancora le conseguenze precise del passaggio della Dana, l'evento meteorologico estremo che ha causato centinaia di morti in Spagna. Le alluvioni che hanno colpito il Paese, in particolare la provincia di Valencia, hanno provocato per ora 207 morti – si legge su El Mundo -, un tragico bilancio che continua ad aggravarsi e destinato a salire. Solo nella regione di Valencia si contano 204 vittime, mentre le altre tre sono state registrate nella regione di Castilla-La Mancha e in Andalusia.Ā Il ministro degli Interni, Grande Marlaska, ieri sera aggiornando le cifre delle vittime della tragedia ha dichiarato che āpurtroppo avremo altri mortiā. C'ĆØ infatti una terribile incertezza sul numero di persone disperse, che sono circa 2.500, anche se le autoritĆ non vogliono ancora confermare alcuna cifra. Ā Ā Gli sforzi di ricerca, salvataggio e bonifica nelle localitĆ colpite sono enormi. Sono migliaia i volontari che si stanno spostando nelle zone piĆ¹ colpite. L'esercito ha iniziato a lavorare sul campo e il suo dispiegamento ĆØ giĆ stato rafforzato da altri 1.000 soldati. Ā Un primo gruppo di 2.500 volontari ĆØ stato organizzato e gli sono stati assegnati dei turni, e la Generalitat ha invitato il resto delle migliaia di persone che si sono recate nella CittĆ delle Arti questa mattina a tornare nei prossimi giorni. Ciononostante, c'ĆØ chi ha deciso di andare avanti per aiutare da solo.Ā Ć previsto l'arrivo di un convoglio straordinario di macchinari pesanti per accelerare il lavoro di pulizia e rimozione dei veicoli, insieme a 500 nuove truppe, sempre dell'esercito, che si aggiungono ai 2.000 militari presenti a Utiel, Requena, Riba-roja, Torrent, Paiporta e AlgemesĆ, soprattutto per la fornitura di beni di prima necessitĆ . Ā La ministra della Difesa, Margarita Robles, ha assicurato che āi militari sono in tutte le cittĆ dove ci sono stati danniā. Tuttavia, in un'intervista a Ondacero, riportata da Europa Press, il ministro ha sottolineato che āpotrebbe non essere possibile raggiungere alcune zone specifiche perchĆ© ĆØ molto difficile, ma ci stiamo lavorandoā. āĆ molto difficile raggiungere certi luoghi in certi momenti, non ĆØ facile, servono macchinari specialiā, ha detto durante l'intervista, aggiungendo che "ci vorrĆ tempo", pur assicurando che "i militari ci arriveranno". D'altra parte, alla domanda sul numero di dispersi ha detto che il ministero non ĆØ stato informato di questo e che, per quanto riguarda le sue capacitĆ , non conosce il numero di dispersi al momento: āNon lo sappiamoā.Ā A Catarroja, Picanya, Paiporta, SedavĆ, Torrent, Utiel, Chiva, Alfafar e Massanassa sono stati allestiti punti di distribuzione nelle scuole, nei centri sportivi e nelle tende della Protezione Civile, mentre nel resto delle cittĆ sono in fase di attivazione.Ā —internazionale/[email protected] (Web Info)
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