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giovedì, 9 Maggio, 2024
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“Alfiere della Repubblica”, Mattarella conferisce attestato anche al calabrese Giovanni Prestinice

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito 29 Attestati d’onore di “Alfiere della Repubblica”. Solidarietà per l’ambiente e per la cultura è il tema prevalente che ha ispirato nel 2023 la scelta dei giovani Alfieri. Le alluvioni che nel 2023 hanno colpito il nostro territorio, in particolare la Romagna e la Toscana, hanno portato alla luce ancora una volta l’altruismo, la generosità e il senso di comunità di tanti giovani. Gli Attestati valorizzano le azioni di volontariato, gli esempi di cittadinanza attiva, così come le storie di ragazzi che hanno saputo trasformare la passione per la scrittura o per le scienze in un “ponte” per ridurre le disuguaglianze. I casi scelti non costituiscono tuttavia esempi di azioni rare, ma sono rappresentativi di comportamenti diffusi, di solidarietà spontanea: azioni e sentimenti da incoraggiare per diffondere tra i giovani quei valori che possono consentire loro di farsi costruttori di un futuro sostenibile, adulti consapevoli dell’importanza della solidarietà in un mondo attraversato da conflitti, cambiamenti climatici, crisi ambientali. Ai riconoscimenti orientati al tema annuale, si affiancano Attestati d’onore relativi ad atti compiuti con particolare coraggio e a gesti di amicizia emblematici.
Il Presidente Mattarella ha inoltre assegnato tre targhe per azioni collettive di giovani e giovanissimi che hanno espresso con grande forza i valori della solidarietà.

Tra gli “Alfieri” anche il calabrese Giovanni PRESTINICE, residente a Crotone. Per la determinazione con cui si impegna come volontario per la difesa dei diritti dei migranti. Dopo il tragico naufragio di Cutro si è prodigato per far conoscere la storia delle vittime, restituendo loro dignità e contrastando l’indifferenza di tanti.

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Giovanni, volontario di Save the Children, è impegnato sul tema delle migrazioni ed è stato molto attivo nei giorni drammatici che hanno seguito il tragico naufragio sulle coste di Cutro, nel febbraio 2023. Giovanni è diventato un testimone di solidarietà, di chi non vuole restare fermo a guardare ma si batte per sensibilizzare la propria comunità ed evitare il ripetersi di simili tragedie. Per onorare la memoria dei tanti dispersi in mare, ha approfondito e condiviso le storie di chi è morto alla ricerca di una vita migliore. Con la sua partecipazione a eventi pubblici ha cercato, attraverso il dialogo e il confronto, di vincere l’indifferenza e di restituire dignità alle vittime, ai loro familiari e ai superstiti della strage.

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