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venerdì, 19 Aprile, 2024
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A Bagnara e Cittanova polemica sui vaccini a non aventi diritto per non sprecarli, ma adesso il commissario Figliuolo dice che è giusto fare così

E’ corretto somministrare i vaccini “avanzati” che rischiano di finire nella spazzatura a qualcuno che non è nell’elenco degli aventi diritto? Negli ultimi giorni la controversia sui sieri andati ad amici o amministratori locali ha interessato anche la Calabria con i casi di Cittanova e Bagnara Calabra, ma adesso una sorta di via libera arriva dal commissario straordinario per l’emergenza Covid Paolo Francesco Figliuolo. Ospite di “Che tempo che fa”, il generale ha detto:Voglio approfondire la questione delle dosi buttate. Bisogna utilizzare il buonsenso: se ci sono le classi prioritarie che possono utilizzarlo bene, altrimenti si va su classi vicine o sennò su chiunque passa va vaccinato. Questo bisogna fare”.
La questione è controversa e percepita diversamente dalla collettività. E’ forte il sentimento “di pancia” che porta la gente comune a gridare alla casta quando molti ultraottantenni non sono ancora vaccinati e si apprende di dosi somministrate a soggetti delle amministrazioni pubbliche. Ancor più grave se la vicenda assume connotati politici, come succede a Bagnara Calabra, dove il clima è ancora avvelenato dopo che l’assessore ai lavori pubblici Francesco Oliviero, pur non essendo nell’elenco dei beneficiari, ha ricevuto “per caso” una vaccinazione destinata agli anziani che sarebbe andata persa. La bomba era scoppiata quando, su Facebook, la consigliera di opposizione ed ex assessora Angela Randazzo si era detta certa che anche il sindaco Gregorio Frosina si fosse vaccinato. Frosina ha smentito, ma la polemica infuria.
La questione dei vaccini agli amministratori era già stata oggetto di un acceso dibattito a Bagnara. Erano trapelate voci – non riguardanti assessori, ma su vaccini inoculati a persone non aventi diritto in questa fase. E pur senza fare nomi i consiglieri comunali Santa Parrello, Daniela Salerno, Adone Pistolesi, Francesco Maiorana, Angela Randazzo e Rocco Dominici avevano presentato un’interrogazione per conoscere i criteri della somministrazione vaccinale in città, ricevendo una risposta che rimandava alla competenza dell’Asp e dove il sindaco spiegava di recarsi quotidianamente nel poliambulatorio solo per assicurarsi degli esiti del servizio.
Ma se Oliviero ha ammesso di essersi vaccinato (e solo per una propizia casualità), Frosina ha negato categoricamente di aver fatto lo stesso e ha diffidato gli autori di notizie false sul suo conto. Nonostante questa precisazione, il fermento nella cittadina della Costa Viola non si placa. Rinascita per Bagnara e anche Francesco Rottura per Bagnara Aperta hanno chiesto le dimissioni del sindaco come atto dovuto (che il sindaco ritiene invece immotivate, non avendo ricevuto il vaccino).
Angela Randazzo però ha rincarato la dose spiegando che la circostanza di dosi inutilizzate del vaccino si era poi nuovamente verificata e di essersi subito attivata personalmente per rintracciare telefonicamente un anziano. Scrive Randazzo su Facebook: “Anche stasera avanza una dose di vaccino al poliambulatorio di Bagnara. Ma stavolta non si fa al primo che si trova lì per caso. Stavolta parte un giro vorticoso di telefonate e di messaggi di cui mi occupo personalmente e in soli cinque minuti si trova la persona ultra 80nne da vaccinare perché ne ha diritto, la dose è sua. E il medico (mio padre, pensionato e volontario) va persino in casa a vaccinarla perché impossibilitata ad uscire. Si fa tutto il possibile perché la dose non sia cestinata. Ci si attacca ad un telefono, tanto ci conosciamo un po’ tutti e non è poi così difficile far si che tutto proceda secondo il piano vaccinale”. E conclude con una stoccata: “Buona volontà, competenza e soprattutto onestà sono gli ingredienti giusti”. Adesso le dichiarazioni del commissario Figliuolo sembrano però assolvere dai sospetti di leggerezza chi ha come priorità quella di impedire qualunque spreco. Parole giuste e ispirate dal buon senso, ma che purtroppo in qualche circostanza potrebbero fornire un comodo alibi.
Anche a Cittanova, dove questa prassi era stata segnalata con toni accusatori, ipotizzando privilegi in base a conoscenze, alcuni esponenti dell’opposizione vogliono presentare un’interrogazione per fare chiarezza. Si è parlato di parenti di consiglieri comunali, di volontari dello stesso punto vaccinale istituito sul territorio e di persone che, informate della dose disponibile, si sarebbero recate nel centro e avrebbero fatto richiesta (accolta) per essere vaccinate al posto degli aventi diritto assenti.
La sede vaccinale di Cittanova opera in sinergia con l’amministrazione comunale – e da qui i dubbi sui favoritismi – ma in realtà i soggetti beneficiari senza prenotazione sarebbero appartenenti a categorie maggiormente esposte al rischio. Proprio per questo diversi gruppi politici hanno chiesto al sindaco Francesco Cosentino di rendere noti gli elenchi dei vaccinati e i criteri per cui sono state somministrate dosi a chi non era prenotato. Resta il fatto che la competenza dell’esecuzione del piano vaccinale è dell’Asp ed è da lì che devono arrivare risposte ufficiali su ogni aspetto delle somministrazioni.
Isabella Marchiolo

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