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giovedì, 6 Novembre, 2025
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Bozza decreto: esame si ridurrà ad un colloquio se si torna a scuola dal 18 maggio

Roma – La soglia del prossimo 18 maggio diventa decisiva non solo per gli scrutini, che si farebbero con modalità telematica, ma anche per la maturità 2020: se per via del Coronavirus, si dovesse rientrare dopo quella data, lunedì 18 maggio, salterebbero infatti le prove scritte; così, gli esami conclusivi di Stato del secondo ciclo si ridurrebbero al solo colloquio onnicomprensivo di tutte le discipline, con tutti docenti interni e il presidente esterno. A prevedere l’importante novità è una bozza di decreto, però ancora non definitiva, sugli Esami di Stato che con ogni probabilità sarà all’esame del Consiglio dei ministri in programma tra il 3 e il 5 aprile.
Qualora non si riesca a tornare a scuola entro il 18 maggio, si legge nella bozza di decreto, la maturità verrebbe attraverso con un unico colloquio, stabilendone contenuti, modalità, punteggio e specifiche previsioni per i candidati esterni.
Le esperienze maturate nei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento costituirebbero parte del colloquio.
Il decreto prevede anche, però, la possibilità che si possa tornare in a scuola prima del 18 maggio: in tal caso, la seconda prova dell’esame di maturità sarà sostituita da una prova predisposta dalla singola commissione di esame, affinché, si legge ancora nella bozza, sia aderente alle attività didattiche in concreto svolte nel corso dell’anno scolastico corrente.

(tecnicadellascuola.it)

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