Vibo, Wanda Ferro a sindaco Limardo: Stacca la spina all’amministrazione, notizie allarmanti su presunte infiltrazioni mafiose

Gli effetti dell’operazione anti-‘ndrangheta “Rinascita-Scott” che ha smantellato 13 cosche locali del Vibonese continua a produrre pesanti conseguenze anche sulle amministrazioni pubbliche.
Nelle ultime ore si registra la presa di posizione dell’on. Wanda Ferro, anche nella sua qualità di commissario provinciale di Fratelli d’Italia.
“È opportuno che il sindaco Limardo, che gode della nostra piena fiducia, – scrive la Ferro – riunisca le forze di maggioranza al fine di valutare la chiusura di questa esperienza amministrativa. Dal confronto dei giorni scorsi tra i quadri dirigenti di Fdi è emersa seria preoccupazione per le vicende politico-amministrative vibonesi, in seguito agli sviluppi dell’indagine su presunti condizionamenti criminali e irregolarità amministrative al Comune, nonché della vasta inchiesta ‘Rinascita-Scott’ che ha svelato le gravissime infiltrazioni della criminalità organizzata nel tessuto economico e politico-istituzionale di Vibo Valentia”.
“Fratelli d’Italia – aggiunge la parlamentare – ritiene che un’amministrazione eletta da pochi mesi, interpretando la voglia di cambiamento dei tanti vibonesi onesti, in uno scenario del genere non possa restare in attesa dell’evoluzione degli eventi, affrontando pesanti difficoltà gestionali nell’attesa dell’invio di una commissione d’accesso prefettizia che a molti pare inevitabile. È opportuno che il sindaco Limardo, che gode della nostra piena fiducia, riunisca le forze di maggioranza al fine di valutare la chiusura di questa esperienza amministrativa, in modo da favorire l’intervento degli organismi di controllo e investigativi, perché si faccia piena chiarezza su quanto avvenuto nella recente storia amministrativa di Vibo Valentia, e affinché si possa restituire in breve tempo alla buona politica un apparato burocratico privo di incrostazioni e libero da condizionamenti criminali. Sarebbe questo – conclude Wanda Ferro – un gesto di grande responsabilità e trasparenza nei confronti della società vibonese, che per essere liberata dalla criminalità organizzata ha bisogno sì dell’impegno di magistratura e forze dell’ordine, ma anche del coraggio della politica”.