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giovedì, 4 Dicembre, 2025
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Approvare ddl riconoscimento contributi: Flash mob ex Lsu-Lpu calabresi a Roma

Per sollecitare l’approvazione del Disegno di legge 539 presentato il 3 febbraio 2023 dal senatore Gasparri per il riconoscimento dei contributi previdenziali, centinaia di lavoratori ex Lsu-Lpu della Calabria hanno manifestato stamani davanti alla sede del dipartimento della Funzione pubblica in piazza Vidoni a Roma. Una delegazione è stata anche a Montecitorio e al ministero del Lavoro. Il problema riguarda circa 4500 persone in Calabria che, ha riferito uno dei coordinatori dei lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità, Romolo Cozza, “sono ormai il 90% della forza lavoro in 360 comuni calabresi, con funzioni e servizi anche superiori di qualifica ma con stipendi nella gran parte dei casi sotto i 1000 euro perché una parte di loro lavora ancora part-time da 14 a 26 ore settimanali con guadagni inferiori ai 700 euro al mese. Se smettessero di lavorare i Comuni chiuderebbero”.

I manifestanti hanno riferito di avere incontrato alcuni parlamentari, il capo gabinetto del sottosegretario al Lavoro Durigon ed il capo gabinetto del dipartimento della Funzione pubblica. “Oggi è stata una giornata molto positiva – ha detto Cozza – i parlamentari si sono impegnati a portare avanti di ddl con l’indicazione della spesa annuale per scaglioni per i pensionamenti da qui al 2036”. La richiesta di ex Lsu-Lpu è una pensione dignitosa dopo 30 anni di lavoro, 15 dei quali, ha sottolineato Cozza “come lavoratori a nero legalizzato dallo Stato visto che per una quindicina d’anni non ci sono stati pagati i contributi.

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Tenuta delle Grazie 13_6_2024

Con il ddl c’è il riconoscimento dei contributi previdenziali per gli anni lavorativi antecedenti alla stabilizzazione ma deve essere approvato. Ci sono colleghi andati in pensione quest’anno con circa 550 euro dopo 30 anni di lavoro, tanto che l’Inps ha chiesto loro se preferivano percepire la pensione sociale”.
“Ad oggi – ha detto Cozza – siamo i più poveri dipendenti della Pa e saremo i più poveri pensionati pur avendo svolto un servizio efficiente ed efficace che dà una migliore qualità della vita ai cittadini”.

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