(Adnkronos) –
Passi avanti sul piano degli Stati Uniti per la pace tra Ucraina e Russia. Mentre l'Europa lavora al 'piano B' molto diverso rispetto alla proposta inviata da Donald Trump e articolata in 28 punti, il dialogo tra Kiev e Washington produce risultati. I colloqui andati in scena a Ginevra tra le delegazioni ucraina e americana vengono commentati con soddisfazione, al momento, dalle parti in causa. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky definisce "sostanziali" i risultati. "Molte cose stanno cambiando, stiamo lavorando in maniera accurata sui passi necessari per porre fine alla guerra", dice il leader di Kiev, che sui social esprime gratitudine per il sostegno mostrato da Trump. Il presidente ucraino disinnesca così, o almeno ci prova, il malumore manifestato dal presidente americano in un post sul social Truth: "La 'leadership ucraina' non ha espresso alcuna gratitudine per i nostri sforzi". Zelensky si definisce "personalmente grato" al numero 1 della Casa Bianca e spegne le polemiche. "La diplomazia è stata attivata. La priorità è una pace affidabile, sicurezza garantita, rispetto per il nostro popolo e per chiunque abbia difeso l'Ucraina dall'aggressione russa sacrificando la propria vita", aggiunge alla fine della giornata caratterizzata da colloqui con il presidente francese Emmanuel Macron, con il cancelliere tedesco Friedrich Merz e con i premier di Canada, Croazia e Lussemburgo. Sullo sfondo, l'ipotesi di prossimi contatti – non è ancora chiaro se al telefono o di persona – con Trump. Il bilancio degli Stati Uniti è affidato al segretario di Stato, Marco Rubio. I colloqui, dice, sono stati "molto positivi" e anche Trump è "soddisfatto". La Casa Bianca vorrebbe il sì ucraino al piano per giovedì 27 novembre, per celebrare al top il Giorno del Ringraziamento. "Vogliamo che l'obiettivo venga raggiunto il più presto possibile – dice Rubio – e saremmo felici se fosse giovedì. Ma se fosse giovedì o venerdì, oppure mercoledì o lunedì della settimana successiva… Basta che succeda in fretta perché la gente muore". Il piano americano, nella versione iniziale, presenterebbe elementi giudicati sostanzialmente inammissibili da Kiev. "Il documento è vivo, cambia ogni giorno con i contributi. Le questioni aperte non sono ostacoli insormontabili. Abbiamo solo bisogno di più tempo", dice Rubio senza scendere nei dettagli. Arriverà poi il momento di presentare il documento alla Russia: "Dovremo presentare alla parte russa ciò che abbiamo elaborato, se riusciamo a raggiungere l'accordo con la parte ucraina". Sul tavolo, però, prende forma anche una proposta europea. Anche in questo caso, afferma la Cnn, il testo in 24 punti è estremamente fluido: l'obiettivo è ottenere eventuali modifiche nel piano americano in una sorta di manovra diplomatica tra vasi comunicanti.
Le differenze sostanziali tra il piano europeo e quello di Trump sarebbero numerose. Nel documento verrebbero sfumati i toni rispetto ai confini dell'azione Nato: il piano americano esclude senza mezze misure la presenza di militari dell'Alleanza in Ucraina, quello europeo non contempla un dispiegamento permanente e non cancella totalmente la possibilità dell'adesione di Kiev all'Alleanza anche se non c'è accordo tra i membri del Patto Atlantico al momento. Il tema delle garanzie di sicurezza per l'Ucraina è centrale: in caso di nuovo attacco russo, scatterebbe un meccanismo paragonabile all'articolo 5 della Nato, che prevede l'intervento dell'Alleanza in difesa di un membro aggredito. Il documento europeo non fa riferimento a concessioni territoriali. Washington, invece, considera sostanzialmente russi e riconosciuti come tali Crimea, Donetsk e Luhansk. Kiev, poi, non dovrebbe ritirarsi dalle città controllate nel Donbass. L'Europa richiede un cessate il fuoco prima di affrontare il tema di scambi territoriali e fissa l'attuale linea del fronte come punto di partenza per ogni eventuale discussione. Dopo la firma dell'accordo di pace, potrebbe iniziare l'iter per rimuovere le sanzioni adottate nei confronti della Russia e per riportare Mosca al tavolo del G8.
Capitolo elezioni in Ucraina: per gli Usa, il voto deve tenersi entro 100 giorni dalla fien della guerra. Per i paesi europei, invece, non c'è una scadenza definita con tale precisione: le elezioni devono svolgersi il più presto possibile dopo la firma dell'accordo di pace, ma non viene indicata una deadline. Nel documento europeo non ci sono riferimenti a investimenti russo-americani: sotto i riflettori vengono posti i danni prodotti dalla Russia e i risarcimenti che verrebbero versati all'Ucraina con i beni russi congelati. Spazio poi all'esercito di Kiev. Il piano di Trump prevede 600mila uomini nelle forze armate dell'Ucraina. Troppo pochi, secondo l'Europa: il paese dovrebbe contare su 800mila soldati in tempo di pace. Quindi, la centrale nucleare di Zaporizhzhia: l'impianto – nella proposta europea – verrebbe affidato all'Agenzia internazionale per l'energia atomica che dividerebbe l'energia prodotta tra Ucraina e Russia.
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Ucraina-Usa, “progressi” su piano Trump. Europa prepara controproposta
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