Li hanno interrogati a lungo. Uno all’ospedale San Giovanni, dove è ricoverato in prognosi riservata, e l’altro invece a Ostia, negli uffici del X Gruppo Mare. E potrebbero aver fornito la stessa versione anticipata l’altro ieri dal padre del primo, che venerdì sera guidava la Bmw Serie 1 che in via Cristoforo Colombo ha speronato la Mini Cooper sulla quale si trovava Beatrice Bellucci provocando la morte della 20enne. «Non correvamo, andavamo al massimo a 70 chilometri all’ora, siamo stati toccati da un’altra macchina», avrebbe riferito al genitore Luca Domenico Girimonte, 22 anni, residente con la famiglia alle porte di Anzio, ma originario di Caccuri (KR), appassionato di motocross e già dipendente di una ditta specializzata nell’installazione di sistemi satellitari. Lo stesso avrebbe fatto con i vigili urbani che indagano sulla micidiale carambola costata la vita alla giovane dell’Infernetto, mentre Silvia Piancazzo, proprietaria della Mini, che si trovava al volante, è rimasta gravemente ferita ed è ricoverata in Terapia intensiva al San Camillo.
Una versione, quella del 22enne, indagato per omicidio stradale e risultato negativo ai test sul consumo di alcol e droga, che sarebbe stata ribadita dall’amico che si trovava con lui, residente a Lido dei Pini, rimasto illeso nell’incidente e dimesso dopo qualche accertamento dal Sant’Eugenio. La Municipale ha verbalizzato entrambi e le loro dichiarazioni saranno inserite nell’informativa che sarà consegnata oggi ai pm di piazzale Clodio. Saranno confrontate con gli esiti degli accertamenti svolti dai vigili urbani sulla Colombo, dove gli agenti hanno effettuato un lungo sopralluogo analizzando traiettorie e punti d’impatto anche a ridosso della barriera in cemento dall’incrocio davanti alla Regione Lazio a quello con piazza dei Navigatori, in direzione centro.
Intanto gli investigatori hanno sequestrato un altro telefonino, quello dell’amico, fra i rottami della Bmw: sarà analizzato con il cellulare del 22enne al volante, già recuperato venerdì notte: da verificare se gli apparecchi acquisiti, che saranno ispezionati dal consulente tecnico nominato forse già oggi dalla Procura, fossero in uso, attivi, con chat, conversazioni o video, sia prima e sia al momento dello schianto. Accertamenti fondamentali come l’analisi delle immagini delle telecamere di vigilanza sulla Cristoforo Colombo all’indietro, per dieci chilometri, fino al Raccordo anulare, per capire se ci sia stata davvero un’estemporanea gara di velocità con un’altra auto – si ritiene una Bmw grigia – o anche altri veicoli, indicata da alcuni testimoni su un’arteria dove in media si verificano circa 600 incidenti l’anno. ù
Restano gravi ma stabili le condizioni di Silvia Piancazzo, la ragazza che era nella Mini insieme a Beatrice Bellucci. La ragazza, fanno sapere con un bollettino medico dall’ospedale San Camillo, è entrata nella terapia intensiva della Uoc Shock e Trauma la notte del 25 ottobre scorso in seguito al gravissimo incidente stradale. Dopo l’esito dei test di alcol e droga, negativi, sul ragazzo alla guida della Bmw coinvolta nello scontro, oggi sono arrivati i risultati degli stessi esami eseguiti su Silvia Piancazzo che era alla guida della Mini, negativi anche per lei.
