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martedì, 7 Ottobre, 2025
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Settimana corta, Guzzi (Unilavoro Pmi): modello per migliorare equilibrio tra vita privata e lavoro

La settimana corta nel lavoro è un modello organizzativo che riduce i giorni lavorativi senza ridimensionare lo stipendio. Il suo principale obiettivo è quello di migliorare l’equilibrio vita-lavoro e la produttività dei lavoratori. Sebbene non manchino sperimentazioni importanti e positive anche in Italia, come nel caso di due grandi aziende, Lavazza e Luxottica, il dibattito è ancora aperto. Un dibattito che divide e che non trova soluzioni valide ed immediate. Lo ha sottolineato Sebastiano Guzzi, Vice Presidente Nazionale Unilavoro Pmi. La settimana lavorativa corta, ha premesso, è un’idea rivoluzionaria che sta conquistando l’interesse di governi, sindacati e numerose aziende, ma che continua a sollevare incertezze e forti resistenze. Se da un lato promette un nuovo equilibrio tra vita e lavoro, dall’altro pone questioni economiche e organizzative. A compromettere e rallentare il suo sviluppo, sono gli ostacoli economici e culturali.

La settimana corta, continua l’imprenditore lametino, prospetta diversi modelli. In alcuni casi le aziende concentrano lo stesso numero di ore su quattro giorni, aumentando l’orario quotidiano, ma lasciando libero il lunedì o il venerdì. Altre società, invece, optano per la riduzione delle ore complessive. Esistono poi, si legge, modelli “ibridi” in cui si combinano flessibilità, smart working e riorganizzazione interna. In ogni caso una settimana corta implica una revisione profonda della gestione del tempo e dei processi lavorativi. Molti i Paesi che stanno sperimentando questa nuova misura: l’Islanda, il Belgio, la Spagna, il Regno Unito, la Germania, la Svezia, il Giappone. Quest’ultimo, evidenzia Guzzi, ha implementato una settimana lavorativa di quattro giorni lavorativi. Parliamo della metropoli di Tokyo. Essa ha introdotto la settimana corta per i dipendenti pubblici, nel tentativo di favorire la natalità e migliorare l’equilibrio tra lavoro e vita privata. Che cosa succede nel nostro Paese? Il nostro paese è fermo. In Italia sono state presentate tre proposte di legge, ma la Ragioneria generale dello Stato, non le ha accolte. Esse sono state giudicate troppo onerose per il settore pubblico e insostenibili per i privati. Nonostante cresca l’interesse per questo modello, il dibattito rimane sempre aperto. La sua adozione è ancora in fase sperimentale.

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Tenuta delle Grazie 13_6_2024

Alcune aziende italiane, tra le più grandi e più lungimiranti del Paese, hanno deciso di fare un passo avanti sperimentando formule di lavoro che prevedono quattro giorni anziché cinque. Tutto questo, precisa Guzzi, per migliorare l’equilibrio tra vita privata e lavoro. Non solo. Queste realtà non si limitano a sperimentare modelli più sostenibili, ma sono in cerca di nuovo personale, rendendo quindi, la settimana corta una possibilità concreta per chi cerca un impiego. L’obiettivo di questo nuovo modello, conclude l’imprenditore, non è quello di ridurre il lavoro, ma di renderlo più efficiente.

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