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sabato, 23 Agosto, 2025
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Rissa a Isola Capo Rizzuto, 39enne indagato per l’omicidio volontario di Filippo Verterame

Iniziano a delinearsi a seguito delle immediate indagini di magistratura e forze dell’Ordine le varie responsabilità della rissa tra due nuclei familiari scoppiata per futili motivi in località ‘Le Cannella’ di Isola Capo Rizzuto che, martedì scorso, ha portato all’omicidio di Filippo Verterame di 22 anni (nella foto). Accusato di omicidio volontario aggravato, tentato omicidio, lesioni personali aggravate e rissa aggravata è il 39enne Giuseppe Paparo, di Isola Capo Rizzuto, ritenuto l’autore della coltellata alla gola che ha provocato le gravissime ferite che hanno portato alla morte ddi Filippo Verterame, deceduto nella mattina di ieri, dopo due giorni di agonia, nell’ospedale ‘Pugliese-Ciaccio’ di Catanzaro. Secondo quanto sarebbe emerso, inoltre, Paparo avrebbe tentato di uccidere nella rissa anche Giuseppe Verterame, sferrandogli almeno tre fendenti he non lo hanno raggiunto al busto solo perchè l’uomo è riuscito a proteggersi con il braccio, riportando l’amputazione del pollice destro ed altre ferite; Paparo avrebbe inoltre colpito con una coltellata al braccio Alessandro Bianco, a sua volta accusato di rissa aggravata.

Anche Giuseppe Verterame è accusato di tentato omicidio, lesioni personali aggravate e rissa aggravata; avrebbe, infatti, cercato a sua volta di uccidere Giuseppe Paparo con un coltello, tentando di colpirlo più volte all’addome e provocandogli una ferita alla mano e la perforazione di un polmone; avrebbe, poi, ferito al braccio anche Francesco Paparo, anch’egli accusato di rissa aggravata assieme ad Antonio Paparo. La rissa, secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, sarebbe nata per banali motivi, una manovra con l’auto che la vittima avrebbe effettuato davanti a casa di Paparo sollevando una fitta polvere e dando così adito alle rimostranze dell’uomo prima verbali e poi sfociate nel violento confronto fra gli appartenenti ai due nuclei familiari, tra i quali per altro covavano antichi rancori.

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Le contestazioni alle 5 persone coinvolte nella rissa emergono dall’avviso di accertamenti tecnici irripetibili notificato a protagonisti e vittime della vicenda, e dunque anche ai familiari del giovane deceduto, perchè possano nominare un proprio perito di parte che assista all’autopsia. Intanto gli organi di Filippo Verterame, come ha autorizzato la famiglia, sono stati espianatati. L’equipe medica, infatti, ha prelevato cuore, polmoni, fegato, reni, pancreas e cornee che permetteranno a sette persone, da Bari a Roma, da Palermo a Torino di poter avere una vita normale. Il sostituto procuratore Pasquale Festa ha fissato per domani il conferimento dell’incarico per l’esecuzione dell’esame autoptico sulla salma della giovane vittima.

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