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venerdì, 8 Agosto, 2025
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Intossicazione alimentare da botulino: sequestrato in tutta Italia un prodotto sospetto

La Procura della Repubblica di Paola ha disposto il sequestro in tutta Italia di un prodotto sospetto: barattoli di broccoli sott’olio. Il provvedimento si inquadra nell’ambito dell’inchiesta sull’intossicazione da botulino registrata nel Cosentino. L’indagine ipotizza i reati di morte come conseguenza di altro reato e commercializzazione di alimenti nocivi. I magistrati stanno, inoltre, verificando eventuali responsabilità mediche nel decesso del 52enne Luigi Di Sarno, dal momento che la vittima si era inizialmente recata in una clinica privata di Belvedere Marittimo.

Secondo quanto si apprende, il sequestro disposto su scala nazionale servirà ad accertare se la contaminazione da tossina botulinica abbia riguardato altre confezioni del prodotto o se sia avvenuta direttamente nel punto vendita. Gli accertamenti saranno condotti dai Carabinieri del Nas, mentre analisi specifiche su alcuni prodotti rinvenuti nel food truck sequestrato a Diamante sono in corso da parte dell’Asp di Cosenza. La Procura ha inoltre disposto l’autopsia sulla salma di Di Sarno, che si trova nell’ospedale di Lagonegro. Secondo le ricostruzioni, mercoledì l’uomo aveva consumato un panino presso un food truck a Diamante, come anche gli altri nove ricoverati. Dopo i primi malesseri si era recato nella clinica privata, dove gli sarebbe stato consigliato di rivolgersi a una struttura più attrezzata. Ha quindi deciso di rientrare in Campania, ma durante il tragitto, mentre percorreva la strada Fondovalle del Noce in territorio di Lagonegro (Potenza), le sue condizioni sono peggiorate rapidamente. I familiari hanno allertato il 118, che ha inviato un’eliambulanza, ma l’uomo è deceduto prima di arrivare in ospedale.

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Restano stabili, al momento, le condizioni delle nove persone ricoverate a Cosenza: sette sono in terapia intensiva, un ragazzo si trova in pediatria, e un altro paziente è sotto osservazione al Pronto soccorso. A cinque di loro è stato somministrato il siero antitossina botulinica, inviato in emergenza da Taranto e successivamente da Roma. Altre fiale sono ora tenute in scorta. Secondo i medici, i sintomi da intossicazione botulinica possono manifestarsi anche fino a 72 ore dopo l’ingestione, il che rende impossibile, al momento, escludere la comparsa di nuovi casi.

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