Dopo il blitz della Guardia di Finanza che, ieri, ha effettuato una serie di perquisizioni all’interno dei dipartimenti salute ed economia della regione Calabria, oggi, i Militari si sono presentati al decimo piano della Cittadella per accertamenti anche negli uffici della presidenza. In questo caso si tratterebbe di approfondimenti relativi alle indagini cui è sottoposto anche Roberto Occhiuto che risulta indagato per corruzione con due fedelissimi (Paolo Posteraro ed Ernesto Ferraro) da parte della stessa Procura della Repubblica di Catanzaro. Intanto dopo il blitz di ieri nella Cittadella emerge con chiarezza che il settore di interesse della magistratura del capoluogo è la sanità. In particolare autorizzazioni, accreditamenti, consulenze. In questa ottica si inquadrerebbe, infatti, la perquisizione sia negli uffici che nel domicilio di Tommaso Calabrò, dirigente del dipartimento Salute.
Riflettore sempre puntanti, inoltre, sull’altra inchiesta che vede al centro l’azienda ospedaliero- universitaria ‘Dulbecco’ che ha portato all’arresto, con concessione dei domiciliari, del primario di oculistica. Tra i 12 indagati ci sono anche due medici consulenti della regione. Si tratta di Andrea Bruni, 38 anni, consulente per i temi dell’azione di raccordo politico istituzionale con il sistema delle Conferenze Stato-Regioni. Bruni, di recente, era stato nominato primario del reparto Anestesia dell’ospedale Annunziata di Cosenza. L’altro consulente è Eugenio Garofalo, 38 anni, che ricopre l’incarico di presidente componente del Comitato Etico Centrale della regione Calabria.
Le verifiche della Fiamme gialle hanno interessato pure l’attuale Commissario alla depurazione della Regione Calabria, Tonino Daffinà, in quota Forza Italia, e fedelissimo del presidente della Giunta, Roberto Occhiuto.